1. Muscoli, canne, incensi, candele e calze a rete.


    Data: 24/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Grey-Heron, Fonte: Annunci69

    Sto guardando delle foto e qualche video che feci durante alcune seratine giocose; a dire il vero non si trattava di serate ma notti fonde. Mi ritornano alla mente bei ricordi e belle sensazioni provate. Tra le emozioni, una in particolare che non fa parte del mio bagaglio emotivo ma alla quale ho dovuto come dire ”soccombere” e che ammetto è risultata essere una eccitante trasgressione ma che non ho proponimento di ripetere.
    
    Alcuni anni orsono mi ero appena iscritto a questo bel sito. Le feste di Natale erano imminenti. Una sera molto tardi dopo la mezzanotte prima di coricarmi accesi il PC per curiosare cosa stesse accadendo qui; vedere chi fosse entrato nel mio profilo, dare un’occhiata ad altri profili e magari leggere un racconto o due oppure guardare qualche zozzo video amatoriale che trovo molto più coinvolgente di pornazzi commerciali. Ad un tratto arrivò un avviso di posta.
    
    Apro e leggo : “Ciao, bel profilo il tuo. Sto cercando qualcuno che venga da me per divertirci insieme”. Verifico il suo profilo. Si tratta di un maschio che visto di spalle mostra la testa completamente rasata, spalle larghe e bacino stretto e un bel culo. Di fronte i pettorali ben formati e nell’ultima foto il cazzo a riposo ma che pende bene in basso e di promettenti dimensioni. Inutile stare a farla tanto lunga; a tutti piace smanettare un bell’uccello e le dimensioni sono importanti. Poiché le premesse sono buone rispondo: “Pure il tuo profilo attira, tu di dove?” Mi dice dove vive e ...
    ... mi chiede se voglio andare da lui. Sono piuttosto titubante ad accettare. Vive a circa trenta kilometri. Gli scrivo che sono le ore 01,40 di notte e fuori la nebbia della pianura padana la sta facendo da padrona. Lui sente che sono indeciso ma forse percepisce anche che sotto sotto potrei essere pronto per fare qualche maialata tra maschi. Il suo prossimo messaggio è convincente: “Dai vieni da me, ci metti circa 40 minuti, per strada non c’è nessuno, ti devi fare una doccia qui e poi ci divertiamo con la complicità della notte”.
    
    Sto mettendo in moto la macchina. Mancano pochi minuti alle 2:00 di notte. Sicuramente la vicina di casa curiosa come al solito, si sarà svegliata dalla mia messa in moto e molto probabilmente starà a sbirciare da dietro le persiane. La mando affettuosamente affanculo e nella mia mente penso che la stronza dovrebbe dormire invece di farsi i cazzi miei. Ma alla fine delle fiera è pure una brava donna e spesso mi rifila dei pesci surgelati, pescati dal marito sul bilancione che hanno dalle parti della foce del fiume.
    
    La nebbia è fitta ma si guida bene comunque. Non c’è un’anima per strada. Solo io insieme al mio uccello barzotto in attesa di fare cose tra maschi. Trovo quest’attesa molto eccitante mentre guido attraverso campagne di vite e frutteti nascosti dalla fitta nebbia. La visibilità è molto ridotta e solo le righe bianche della strada mi fanno da guida mentre la radio notturna mi fa compagnia. Mi immagino cosa faremo e come si svolgerà il ...
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