1. Aggraziato germoglio


    Data: 16/08/2023, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ‘Dai, svegliati dolcezza, pensi di non aver riposato abbastanza?’.
    
    ‘No, non voglio, perché ho ancora sonno. Adesso voglio stare qui rilassata’.
    
    ‘Ricominci a fare i capricci. Fidati che sarà un’incantevole mattina, tra non molto sorgerà un sole stupendo e diventerà tutto favoloso’.
    
    Io rimetto la testa sotto il cuscino brontolando e mugugnando, mi rimbocco il piumone e sento Gerardo che sta arrivando di corsa nella mia direzione:
    
    ‘Oddio no, sei fuori di testa, sta’ fermo con quell’acqua lì, te lo prometto, m’alzerò subito’.
    
    Gerardo se la spassa, m’osserva, mi punzecchia stuzzicandomi e bisbigliandomi vocaboli amorevoli e premurosi, io in quell’occasione mi trascino pigramente verso la stanza da bagno e avverto ancora il caldo del piumone sul mio corpo, il mio pigiama felpato antistupro come lo intitola lui confidenzialmente, facendomi sentire in un certo senso protetta e riparata, però adesso devo proprio svegliarmi. Quando esco dalla doccia Gerardo ha preparato in maniera impeccabile la prima colazione per entrambi, là di fuori dalla finestra &egrave al momento notte completa, poiché il ridente borgo di montagna dove ci troviamo per questo breve periodo di villeggiatura sonnecchia ancora:
    
    ‘Ma che ore sono? E’ ancora notte, ti rendi conto?’.
    
    ‘Sì, lo so Lorena, sono appena le quattro del mattino, dai che partiamo’.
    
    Io mi vesto con l’equipaggiamento da montagna, gli scarponi, i pantaloni scuri, la felpa con l’imbottitura, prendo lo zainetto e seguo ...
    ... Gerardo. Lui adora la montagna, gli piace camminare, fare fatica, predilige stare nella macchia e sulle rocce, adora campeggiare nel bosco, parlare con la gente, bere il latte appena munto, cercare i funghi e tutto quello che gli permette di stare all’aperto così come i pittori impressionisti. Lui cammina vicino a me, per il fatto che mi piace averlo vicino, guardare il suo corpo, ascoltare il suo respiro e annusare il suo odore. Gerardo attualmente &egrave un po’ ingrassato, tenuto conto che non ha più quella corporatura nel tempo in cui ci siamo conosciuti e in seguito congiunti in matrimonio, ha al presente un po’ di pancia, pochi capelli, malgrado ciò io lo adoro, giacché &egrave il mio uomo, &egrave un buon marito, ultimamente un po’ meno risulta essere un generoso amante. Francamente non so spiegarmelo meglio, probabilmente sarà per il lavoro, le consapevolezze quotidiane che ci attanagliano, i grattacapi che incontrollabili avanzano, il tempo che passa, i dilemmi da risolvere, i pagamenti da saldare, precisamente non ho idea, fatto sta però che entrambi disponiamo sempre di ridotte occasioni per stare assieme, giacché lui lavora sovente fino a tardi, così in quel preciso istante lo incalzo braccandolo:
    
    ‘Gerardo caro, adesso sono davvero sfiancata. Dimmi un po’, tarderemo molto per arrivare lassù alla baita?’.
    
    ‘Lorena, pazienta ancora quindici minuti e ci saremo, vedrai che tipo di paesaggio in seguito potrai ammirare, fidati non te ne pentirai’ – mi risponde lui ...
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