Fantasie avverate (quinta parte)
Data: 05/08/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Voyeur
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... ginocchia, sovrastava con il ventre il culo di Anna e cominciò ad affondare colpi più veloci e profondi, Anna si fece uscire il mio uccello da bocca, i colpi di Salvo le facevano mancare l’aria; con un grido liberatorio tirò fuori l’uccello e schizzò un quantitativo impressionante di sperma sulla schiena di mia moglie, se lo tirò fino all’ultima goccia.
Appena Anna senti il calore della sborra sulla schiena strinse le labbra e cominciò a succhiare da far male e per me la visione di quella sborrata mi fece esplodere nella sua bocca gridando dal piacere; solo quando fu moscio lo tirai fuori dalla sua bocca, Anna non si era persa nemmeno una goccia.
Salvo prese una stoffa dal carrello e pulì la schiena di mia moglie, poi ci accasciammo sfiniti e appagati sul puffo.
Anna era stesa in mezzo a noi, aveva gli occhi chiusi, sembrava dormisse; non vedevo il volto di Salvo dall’altra parte e mi ritrovai a fissare il soffitto perdendomi in mille pensieri, non mi sembrava reale quello che era appena successo.
Mi accorsi di essermi addormentato quando aprendo gli occhi non trovai Anna al mio fianco, anche Salvo non c’era e prima che mi venissero strani pensieri li vidi nella vasca, erano ai due lati opposti e parlavano sottovoce; feci finta di dormire ancora ma avevo gli occhi aperti per vedere cosa sarebbe accaduto, ma per il tempo rimanente continuarono a parlare, purtroppo io da dove ero non potevo sentire cosa si stavano dicendo.
Feci finta di svegliarmi e andai verso ...
... di loro, entrai nella vasca e andai ad abbracciare da dietro mia moglie, fu Salvo a parlare: “ti starai chiedendo cosa abbiamo fatto mentre tu dormivi”; “mi chiedevo di cosa stavate parlando” risposi io, senza dargli la soddisfazione del dubbio.
“Salvo ci ha invitato per un weekend a XXXXXX(la sua città) e mi ha proposto un book fotografico, oltre che a farmi fare un servizio fotografico per le aziende per cui fotografa” disse Anna; si erano già organizzati, feci finta di niente, “vedremo” dissi e chiesi a Salvo di quella stanza.
Disse che tutta la struttura era di una persona che aveva conosciuto anni prima li a Otranto, erano diventati grandi amici e mi raccontò come l’aveva conosciuto e frequentato; praticamente li Salvo era come se fosse a casa sua. Quella stanza era la camera privata del proprietario, non abitava li in zona e la usava raramente o la concedeva agli amici stretti come Salvo.
Gli chiesi del cameriere e lui mi disse che già lo conosceva come del resto quasi tutti quelli che lavoravano li dentro; “è per questo che ho potuto organizzare il tutto, qui posso fare quello che voglio” mi rispose.
Era stato bravo a organizzare il tutto, avevamo avuto la fortuna di conoscere una persona che aveva fatto realizzare le nostre fantasie e poi si presentava come una persona perbene, pulita, altrimenti non gli avrei concesso mia moglie.
Restammo più di un’ora in quella vasca a farci coccolare dalle bolle d’aria e dai vari discorsi su tutto e su niente, sia per ...