1. Infedele: Costretta o d’accordo?


    Data: 07/08/2023, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu

    ... avrebbe ceduto anche la prossima volta…
    
    Finito il viaggio di lavoro il marito di Franca tornò ed ovviamente lei non gli disse niente. Nella sua testa cercava di convincersi che fosse per il suo bene, per non farlo soffrire, ma sapeva benissimo che la verità era un’altra: le piaceva essere la “troia” di Luigi: oltre all’enorme piacere fisico che le faceva provare, la eccitava tantissimo essere usata ed umiliata da lui e da chi gli veniva in mente, come il suo ex cognato. Il giorno dopo quell’incontro a tre, l’ano le faceva anche meno male dell’altra volta e Franca iniziò a desiderare di riprovarlo. Le era piaciuto moltissimo. La sera in cui ritornò suo marito fecero l’amore, ma non si avvicinò neanche lontanamente al piacere provato con i suoi amanti, cercò di fingere di godere, ma no riuscì a capire se suo marito se ne fosse accorto, comunque quando lui si fu svuotato dentro di lei, provò un certo sollievo. Due giorni dopo le arrivò il tanto atteso messaggio: “Stasera”. Ormai le bastava quello per capire tutto. Raccontò a suo marito la solita scusa dell’uscita con sua sorella e poi si andò a preparare per quello che stava diventando a poco a poco il suo padrone. Per quella sera decise di indossare una gonna al ginocchio nera ed una canottiera bianca abbastanza scollata. Come intimo si mise un coordinato di pizzo con le mutandine a culottes. Dopo cena salutò suo marito con leggero bacio sulle labbra e poi uscì. Ormai la strada che la separava da casa sua a quella di Luigi ...
    ... le sue gambe la facevano da sole, anzi a volte appena usciva sovrappensiero di casa ed imboccava quella strada. Arrivò e come al solito trovò le porte aperte, entrò, ma stavolta la luce era spenta. Provò un lampo di paura. Si fermò sulla soglia e prima che potesse parlare sentì la voce famigliare e perentoria di Luigi ordinarle: «In ginocchio brutta puttana!». Franca obbedì in silenzio, mentre un leggera eccitazione le saliva da in mezzo alle gambe sentendosi insultata. «Stasera ho deciso di accontentare una persona che voleva rivederti», continuò Luigi sempre al buio. In quel momento si accese la luce e Franca vide davanti a sé Luigi e Ivan seduti sulle poltrone, cercò con lo sguardo una terza persona, ma non vide nessun’altro. Poi ad un tratto si sentì afferrare i polsi da dietro, si lasciò sfuggire un grido di sorpresa, ma una voce femminile le disse all’orecchio: «Tranquilla troia. Non ti faccio male». Riconobbe subito la voce: era Claudia, la sorella di Ivan. «Hai trattato male mio fratello quando era sposato con Fiorella, e lui ti ha già sistemato. Ma so cosa dicevi a tua sorella di me: “Claudia è una troia”, “Claudia è una lesbica del cazzo”, “Claudia qua”, “Claudia la”. Adesso tocca a me». Si mise davanti a lei, non era molto cambiata da quando Franca l’aveva vista l’ultima volta: era una bella donna, alta più o meno come lei era magra, ma con una terza abbondante di seno, capelli castani ed occhi grigio-azzurri. Quella sera indossava una gonna di jeans e una maglietta ...
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