48 ore di "cum control" (1)
Data: 05/08/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: perversionibisex, Fonte: Annunci69
E' giovane, non bellissimo ma delicato, elegante, a suo modo estremamente sensuale. Ha una bocca carnosa, molto femminile. E' accanto a me, in macchina. Come da accordi, in assoluto silenzio. Visibilmente emozionato, un po' sudato. Ha un buon odore, il ragazzo promette bene. Ha 22 anni, esattamente trenta meno di me.
L'ho conosciuto poche ore fa, su Annunci69. Ha risposto entusiasta al mio messaggio: "cerco un giovane segaiolo desideroso di subire 'cum control' da un vero esperto". Mi ha detto che è esattamente questo il suo più grande desiderio, trovare un educatore che lo spinga al limite nel tormento dell'orgasmo rinviato. Lo ha trovato. E io ho forse trovato la mia preda perfetta, vedremo.
Mi inoltro in una stradina, verso il mare. "Zona isolata, vero?". Lo dice sorridendo, ma anche un po' preoccupato. Ha le sue ragioni. In fondo, potrei anche essere un killer omicida. Ma si accorgerà presto che le mie manie sono altre.
Raggiungiamo un resort fatto di appartamenti indipendenti, situati in un gradissimo uliveto a strapiombo sul mare. Scendo dall'auto da solo, consegno i documenti miei e del ragazzo. Come concordato, il concierge mi indica l'appartamento. L'ultimo in fondo alla campagna, a picco sul mare, il più isolato di tutti. Credo anche il più bello.
Rientro in macchina. E' venerdì sera, inizio autunno, un po' desolato ma bellissimo, con il vento ancora tiepido. Mi inoltro nel buio. Fermo l'auto a fianco all'appartamento, una sorta di bungalow liberty, ...
... stile architettonico un po' confuso ma lo scenario è magnifico. Senza ancora scendere dalla macchina, prendo due corde e una mascherina nera, per bendare gli occhi.
"Indossala, mentre ti lego le mani".
"Adesso? Non è meglio entrare prima in camera?".
"La categoria del 'non è meglio' non ti compete, almeno non qui. Nelle prossime 48 ore sarai il mio giovane animale. E' questo l'accordo, se non te la senti si torna a casa senza problemi".
"No, no, va bene, ci sto".
Lui indossa la maschera, tremando un po', ma con diligenza. Quindi gli lego i polsi. Mi fermo ad ammirarlo. Il suo candore, la sua bellissima bocca rossa, nella macchia scura della campagna, e del mare.
Di forza, gli abbasso i pantaloni e gli slip fino alle ginocchia. Mutande nere, lucide, un po' da cafoncello di buona famiglia, come ce ne sono tanti. Sul bordo dell'elastico c'è scritto: "MAN", in stampatello. Mi scappa un sorriso. Ho voglia di infierire. Mentre gli bacio dolcemente la guancia, e poi l'orecchio, gli sussurro:
"man sulle mutandine... eppure non sembri affatto virile, adesso". Inizia ad ansimare. Il suo cazzo, molto modesto nelle dimensioni ma esteticamente perfetto, si fa improvvisamente durissimo.
Gli annuso la bocca, profuma di innocenza ma lui non lo è già più. Lo bacio, con molta delicatezza. Lui però apre le labbra, mi offre subito la lingua, cerca la mia bocca in modo compulsivo. Così aperta e affamata, sembra la bocca di una vera troia.
E' tempo di forzare la mano. Gli ...