1. Sara – 02 – Galeotta fu Milano


    Data: 24/07/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu

    ... leccarono a lungo, la fecero godere. Sara si trovò, ad un certo punto, un cazzo in mano, poi un altro, cominciò a menarli, mentre continuava a sentire il piacere delle “manipolazioni” dei due.
    
    “Dai Saretta, facci vedere come sei brava! Dai soddisfazione anche a noi!” Lei non capiva cosa volevano dire, però l’ istinto (e la voglia) le fecero prendere il cazzo in bocca, e poi l’ altro, alternativamente li spompinava prima con calma, quasi con riluttanza, poi sempre più con convinzione, con la voglia di ricompensarli del piacere che da loro aveva ricevuto. Se li mise tutti e due in bocca (un suo vecchio sogno finalmente realizzato!) , voleva provocarli, far vedere loro quanto era brava e, quando arrivarono alla fine, sentì un moto di orgoglio. Le sborrarono in bocca e lei ingoiò tutto, senza perdere nemmeno una goccia (il suo primo fidanzato l’ aveva ben addestrata in questo e lei, dopo essere stata all’ inizio un po’ riluttante, era diventata una grande leccatrice di cazzi ed adorava ingoiare la sborra).
    
    “Vedi, Saretta, che abbiamo fatto bene a portare un po’ di champagne! Adesso ti aiuta a digerire….!” Lei sorrise, cercava di darsi un contegno, ma dentro di sè era proprio soddisfatta! Il giorno dopo, dopo una giornata di lavoro, tornarono a Roma senza che nessuno facesse cenno a quanto accaduto.
    
    “Vedi Zio Paolo (ormai mi chiamava sempre così, in qualsiasi occasione, anche quando godeva!) io non capisco perché mi succedono queste cose, che sono lontanissime dal mio ...
    ... modo di essere: conosco te, ti credo un vecchietto ormai mezzo morto, ed invece mi chiavi a ogni piè sospinto; vado in trasferta con due colleghi, mi distraggo un momento e mi ritrovo due cazzi in bocca. Anche loro hanno approfittato del fatto che sono ingenua e che credo sempre alla buona fede delle persone, che invece sono dei marpioni, come te, e mi fottono. Ma questa storia deve finire, anche con te!” Eravamo sul divano e il racconto mi aveva abbastanza eccitato, glielo dissi:
    
    “A parte che avrei da discutere sul fatto che tu sei sempre l’ agnellino sacrificale, è fuor di dubbio che quello che mi hai raccontato sia notevolmente eccitante! Guarda come mi hai ridotto!” E le presi la mano mettendola sul cazzo.
    
    “Ecco il maiale che si è svegliato!” disse con finto tono di indignazione “Figurati se poteva solo ascoltare il mio sfogo! E così facendo cominciò a tirarmelo fuori, lo menò per un po’, si alzò e rapidamente si tolse gonna, calze e mutandine, venne a cavalcioni su di me e si impalò da sola. Entrò senza nessuna difficoltà, era fradicia.
    
    “Vedo che anche tu, però, non sei stata insensibile al ricordare quei pompini!”
    
    “Ma stai zitto, maiale! Una viene qui perché pensa di trovare un amico ed invece si trova subito un cazzo in mano” e mi scopava con grande determinazione; e mentre mi cavalcava mi chiese:
    
    “Cosa faccio adesso con quei due?”
    
    “Vediamo un po’ come si comportano, non necessariamente ci sarà un seguito. Anche per loro potrebbe essere stato “una botta ...