La cena
Data: 02/08/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Autore: Ninfetta, Fonte: xHamster
La scorsa settimana era stata organizzata la cena aziendale della ditta per cui lavoro. Sarà per il clima di fine stagione e per le vacanze imminenti, sarà per lo scaricarirsi di tutte le tensioni relative ai lavori ormai in via di consegna, sarà anche per l’estate arrivata all’improvviso dopo una stagione fin troppo faticosa, ma avevo proprio voglia di divertirmi e di lasciarmi ogni pensiero alle spalle, senza comunque dover per forza esagerare. Sapevo che era in programma anche un dopo cena in qualche locale, tanto per ballare un po’ in compagnia dei colleghi più giovani o comunque più vitali.
Perciò dopo il lavoro tornai a casa, mi feci una doccia e frugai tra i miei vecchi vestiti. Scelsi un abitino corto nero cangiante, aderente e sbracciato che non mi mettevo da anni, e le mie scarpe rosse preferite. Quando mio marito mi vide pronta per uscire, ironizzò sul mio abbigliamento, un po’ seccato: - Ma allora vai a caccia, non a cena!- mi disse, tra lo scherzoso e l’alterato. Ma l’unica mia intenzione era quella di passare una serata allegra ballando, ridendo e scherzando, non certo quella di fare conquiste. Certo, come ogni donna, anche a me piace essere e sentirmi sexy, ogni tanto!
Comunque lo salutai e mi avviai all’appuntamento: avevo infatti fissato con uno dei miei colleghi (che per convenzione chiamerò C), che abita non lontanissimo da me, in modo da recarci insieme alla pizzeria dove era fissata la cena. Quando lui mi vide nascose a malapena lo stupore nel ...
... vedermi in minigonna, abituato com’è a vedermi in jeans tutti i giorni. Andammo in pizzeria, eravamo 24 in tutto, 7 donne e 17 uomini. Cenammo, bevemmo allegramente e brindammo più volte, la serata era molto calda e noi tutti quanti molto allegri. Alla fine della cena, come già ampiamente previsto, C. ci disse che aveva un appuntamento con altri tre suoi amici in un locale della periferia di Firenze, e propose a chi voleva di unirsi a loro. Io ovviamente accettai, e con me altre tre colleghe e altri 5 colleghi. Così andammo a ballare, io mi sentivo molto su di giri, e francamente le lusinghe degli amici di B. (per altro molto simpatici) mi facevano sentire molto bene. Non che avessi intenzioni “bellicose”, intendiamoci, ma mi sentivo particolarmente leggera, e con tanta voglia di ballare e divertirmi. Tra un ballo latino e l’altro e un po’ di buona musica anni ’80 bevemmo anche un po’ troppo, visto che ognuno a turno pretendeva di offrire da bere a tutti. Fatto sta che non so come e non so perché, mi ritrovai a chiacchierare con uno dei tre amici di C. in un angolo un po’ più appartato del locale (che è un locale all’aperto), e mentre parlavamo sentii con eccitazione la sua mano che scorreva sulla mia coscia. Anziche reagire mi ritrovai ad avvicinarmi a lui e a baciarlo come una ragazzina, mentre lui con la mano osava un po’ di più.
Dopo un paio di minuti da quell’approccio sentii la voce di C., che stava arrivando insieme agli amici, dietro di noi. Allora mi ricomposi, ma ...