Garbato affiatamento
Data: 14/07/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... spostai di prepotenza la mano che impugnava il dildo estraendoglielo velocemente mentre lei accennava ad alzarsi, poi l’inchiodai con le braccia al letto e con un colpo ben assestato fui dentro di lei:
“Pazzo, tu sei tutto pazzo” – mi enunciò carica e sbigottita lei, mentre sbattevo con le palle sulla sua fica spalancata.
“Adesso gioco anch’io” – le risposi infervorato, continuando a sbatterla mentre i nostri corpi saltavano sul letto.
Le mie mani che si erano subito impossessate dei suoi grossi seni, al momento erano poste dietro la sua schiena, poiché a ogni colpo la sollevavano per farle captare meglio e più forti i colpi del mio cazzo, che lisciava ogni piega del suo antro profumato. Con la bocca baciai le sue grosse tette e la lingua leccava quei capezzoligrossi escuri; io leccavo e succhiavo i due bottoni caldi, fino a farli diventare due lunghe protuberanze carnose e sensibilissime, intanto che lei gemeva sotto i miei colpi e spingeva contro di me per prendere ogni centimetro del mio cazzo. Quando sentii che era pronta, con un balzo fui fuori di lei, lasciandola spalancata e sbalordita almeno quanto lo ero stato io. Fu in quel momento che decisi di farle pagare l’affronto el’ingiustizianel modo più accanito e spietato che mi fosse stato possibile, perché impugnato il cazzo cominciai a maneggiarlo rapidamente, con l’intento di spruzzarle tutto ...
... il mio seme sul viso e sul corpo. Lei però fu bravissima a intuirlo e balzata a sedere sul letto, spalancòprontamentela bocca e ingoiò la mia cappella, proprio nel momento in cui stava per esplodere.
Con pochi rapidi movimenti della sua esperta e intenditrice lingua, mi fece eiaculare dove aveva voluto lei, inghiottendo tutto il miopassionale liquido, mentre con un dito scivolava dai testicoli al buco del mio sedere, penetrandolo con un solo colpo. Aveva vinto la prima battaglia. Io sfilai il cazzo grondante dalla sua bocca egliel’infilai fulmineo nella sua grossa fessura, riprendendo a sbatterla con forza, mentre la sentivo gemere sempre più affannosamente. Lei esplose in un attimo in un orgasmoirrefrenabile etravolgente, fatto d’urla soffocate, di mugolii, di spinte, di brividi e di contorsioni.Per un attimo pensai che volesse strapparmi il cazzo per tenerselo dentro di sé, tanta era la forza con la quale aveva stretto le gambe per il piacere, perché mi fermai soltanto quando sentii il suo corpo rilassarsi scivolandoaccanto a lei:
“Adesso vattene, ne ho abbastanza” – m’intimòlei,senza ulteriori gestiné atteggiamenti. Io m’alzai e senza dire una parola tornai verso casa.
“Che giornata energica e movimentata” – dissi a voce alta, intanto che chiudevo la portavisibilmente appagato,chiaramentegiulivoe francamente spensierato.
{Idraulico anno 1999}