GRAN BEL PASTICCIO -p7-
Data: 07/07/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: coregone, Fonte: xHamster
... bambino già si era insinuata fra quelle labbra e frugando curiosa fece inarcare ancor più la schiena di Giulia che, nonostante le rimostranze verbali, sembrava lottare col suo corpo che involontariamente mostrava tutta la sua eccitazione.
Pochi attimi, nei quali potevo vedere limpidamente quella ampia lingua affondare fra i petali schiusi di quel fiore per poi risalire verso la clitoride, per sentire, con una contrazione spasmodica, un violento orgasmo che riempi di umori il viso attonito di Bambino.
- Fantastico, che donna… ancora.- e si rituffò grondante di lattiginoso nettare fra quelle gambe nella speme di poterne assaporare nuovamente la dolcezza.
Ma la sua speranza fu disattesa perché Giulia, aveva si goduto col corpo, ma la sua mente serbava rancore e inondò il viso, la bocca e la gola con un getto d’orato e caldo.
Tossendo e sputando Bambino si rialzò.
- Brutta troia ora mi hai proprio stancato. Silvia portami la siringa. Tu Barbara prepara quel coglione del suo moroso. Adesso vediamo se continuerai a ridere o se chiederai pietà.- Rivolgendosi a me per l’irriverenza di prima.
Raccolse da un vassoio d’argento una siringa e ordinando a Sergio e a Farim di bloccare i fianchi di Giulia pizzicò in più punti la vulva iniettando ogni volta parte del liquido contenuto nel barilotto.
Giulia tentava di dimenarsi e di sottrarsi a quella pratica, piangendo, ora, chiedeva di fermarsi ma l’oblio in cui era caduto Bambino era inarrestabile. Mentre sentiva un ...
... calore intenso diffondersi nelle labbra e nella vagina, Bambino iniettò il resto del fluido nella vena del braccio destro di Giulia. Tolse la siringa che ripose sul vassoio e dal foro nel braccio, arcuato verso il basso, di Giulia cominciò a sgorgare, goccia a goccia, del liquido rosso acceso: sangue.
Nel frattempo Barbara si era avvicinata a me che, ora in piedi ma trattenuto da una corda che legava i polsi, dietro la schiena, al mio collo, cominciò a carezzarmi il cavallo dei pantaloni con la sinistra e con la destra cercava di slacciare i bottoni dei miei levis strass.
I pantaloni caddero alle ginocchia e con le mani mi divaricò leggermente le gambe. Mi abbassò gli slip e il mio sesso si mostrò in tutta la sua irruente vivacità. Nonostante la paura, la mia eccitazione tradiva il piacere che la vista di quelle scene mi procuravano e barbara poté godere della visione di un pene di meritevoli dimensioni già in semi erezione. Così inginocchiata di fronte al mio membro prese a manipolarlo, carezzandomi lo scroto e scostando la pelle dal glande che, già gonfio, regalò la prima gocciolina di nettare. Mielosa, si posò sul polso di Barbara.
Avida, portò la mano alla bocca e leccò i miei umori, assaporando, deliziata, la salinità del mio seme.
Silvia si avvicinò e sul vassoio vidi una seconda siringa, più piccola ma non per questo meno inquietante e supplicai di non farlo.
- Nooo ti prego Barbara nooo… non lo fare per favore.-
- Ma certo amore non preoccuparti, non lo ...