1. Cosa non fare dopo un pranzo in famiglia


    Data: 01/08/2018, Categorie: Tabù Autore: _ele, Fonte: xHamster

    ... spostavi per metterti seduto sentivo le tue mani che mi scendevano lungo la schiena. " Avevi voglia di toccarmi il culo vero?" "Sì, da quando ti è diventato così bello e sodo.. Non sai quante volte ho sognato di tenerlo tra le mani, senza sentire neanche un briciolo di grasso molle o cellulite" e mentre lo dicevi me lo stringevi tra le mani, mi ci hai dato una pacca e mi hai fatto sussultare. "Ti piace insomma?" "Lo adoro.. Ora voltati".
    
    Mi hai fatta girare di schiena e sedermi sopra di te, ti sei goduto la vista del mio culo che strofinavo sul tuo pacco, ormai troppo gonfio, lo sentivo da sotto i jeans.
    
    Ho preso l'iniziativa e mi sono in ginocchio davanti a te, ti ho slacciato la cintura e tirato giù pantaloni e boxer tutti insieme.
    
    Per quanto ti avevo osservato sapevo già che sarebbe stato notevole, tu invece non ti aspettavi che in un attimo me lo sarei infilato tutto in bocca. Te lo succhiavo con piacere e sembrava che anche tu apprezzassi molto.. Qualche leccata partendo dalla base fino alla punta e sentivo il tuo sforzo per trattenere possibili rumori in modo da non rischiare troppo. La consapevolezza di provocarti un piacere così forte riusciva a farmi pentire sempre meno di ciò che stavamo facendo.
    
    A un certo punto hai deciso di farmi smettere, mi hai tirata su per i capelli. " Almeno puoi toglierti i pantaloni?" avevamo paura che spogliarsi avrebbe portato troppe complicazioni se fosse arrivato qualcuno all'improvviso.. Ma dopotutto ci vuole un attimo a ...
    ... infilarsi un paio di jeans.
    
    Così ti monto di nuovo addosso e sento ancora meglio quello che hai tu, sotto le mutande, mentre mi struscio su di te come se la mia fica già bagnata non avesse mai sentito niente di più duro.
    
    Ho fatto per baciarti ma mi hai allontanata, mi hai tirato su la maglietta e sei rimasto qualche secondo in contemplazione della mia terza abbondante di reggiseno, che nel frattempo si era spostato e lasciava già intravedere più di una semplice scollatura.. Allora hai portato entrambe le tette fuori dalle coppe e hai cominciato a leccarmi i capezzoli. Me li stringevi tra le labbra, li succhiavi avidamente, mi stavi facendo morire dalla voglia di essere presa e sbattuta da te violentemente. E come se non bastasse, hai infilato una mano sotto le mie mutandine completamente fradice per toccarmi e farmi godere come non avevo mai goduto.
    
    Ti ho amato in quel momento, ho cominciato a chiederti di scoparmi e tu non rispondevi, allora ti imploravo lamentandomi, e continuavi con quella bocca e quelle dita, allora ti odiavo, ma questo non riuscivo a dirtelo.
    
    Al limite della mia sopportazione ti sei fermato e hai deciso finalmente di darmi ascolto: "Ok dolcezza, adesso vedrai..". Mentre lo dicevi mi hai fatta sdraiare, ti sei sfilato i pantaloni e ti sei messo davanti a me. Vederti in camicia proprio lì.. Non posso neanche ricordare l'effetto che mi facevi. Le gambe hai deciso di tirarmele su e mi hai sfilato le mutandine. Capivo dal tuo viso che non vedevi ...