Sei amiche in videochat – capitolo 5 di 9
Data: 06/07/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... maggiormente, fu l’impressione di annegare nell’effluvio della propria passera bagnata tanto fu intenso l’odore che invase il suo olfatto, eccitata dal racconto nonostante ne fosse… terrorizzata? Disgustata? Inorridita? Lei stessa era la prima a non saperlo, ma il divario delle emozioni che le stringevano il cuore e quelle che le facevano pizzicare la fica la faceva stare malissimo.
– Stringo Marco a me, gli pianto i denti nella spalla quando mi sento venire. Sto per piangere dal piacere, qualcosa che non ho mai provato prima, qualcosa che credevo esistesse solo nella recitazione delle attrici porno. Porca merda, che meraviglia! Singhiozzo mentre mi sento mancare per l’orgasmo, stringendomi ancora più al mio amante. E tutto questo con le sue dita.
“Non posso più resistere, devo essere posseduta da lui o impazzisco. Lo bacio con passione e metto una mano sul suo cavallo mentre la mia lingua fa ciò che vorrei facesse lui con il suo picio nella mia passera: è evidente sotto il tessuto dei suoi jeans che è pronto a scoparmi. ‘Chiavami, Marco…’ gli sussurro senza riuscire a fermare il mio ansimare, ‘ti voglio dentro di me.’
“Anche se l’unica luce che ci avvolge è quella di una Luna ridotta ai minimi termini, sono sicura che Marco stia sorridendo. Mi gira e mi spinge contro il muro di pietra. Sento le mutandine scivolare lungo le mie gambe e una sua mano salire sotto la mia maglietta, avvolgere una mia boccia. Le sue dita la stringono, con una dolcezza che in quel ...
... momento non riesco a riconoscere, ma che adesso, al pensiero, mi fa impazzire. Mi ritrovo con le gambe aperte, inclinata con il busto in avanti, appoggiata contro il muro con una guancia e le mani. Sento l’inguine di Marco appoggiarsi alle mie chiappe, ed un attimo dopo qualcosa di bollente aprire i lembi della mia fregna.
“’Adesso sei mia, Beatrice’ dice, e un attimo dopo il suo picio sprofonda dentro di me. La mia bocca si apre e i miei occhi si spalancano nella passione che mi sta soffocando. La mano con cui Marco teneva la sua nerchia si appoggia sulla mia testa e mi tiene ferma contro il muro.
“’Voglio riempirti, troietta’ mi dice cominciando a spingere, colpi profondi e potenti. Io sono incapace di pensare a qualsiasi cosa che non sia il suo picio dentro di me che mi fotte, al desiderio che devo soddisfare con i suoi movimenti di bacino. Lo voglio, voglio la sua nerchia dentro di me, ho bisogno che il suo latte riempia la mia fregna.
“Continua a usare termini che, in altri momenti, mi avrebbero disgustata, ma in quell’istante, sotto le stelle, in quel prato, sua schiava sessuale, in quella posizione in cui non sono altro che un buco dove Marco può trovare un orgasmo, non fanno altro che aumentare la mia eccitazione. Mi chiama troia, puttana, zoccola, ed ogni insulto non fa altro che far gocciolare di più la mia passera, le vibrazioni dei suoi colpi si ripercuotono attraverso il suo braccio sulla mia testa, bloccandomi sempre più contro il muro, ed ogni colpo mi ...