STORIA DI UNA FAMIGLIA
Data: 26/06/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Racconti 69,
Cuckold
Racconti Erotici,
Etero
Autore: coppia_cerebrale, Fonte: RaccontiMilu
... accoglieva così in tiro, anche la tavola è apparecchiata con cura, ma è apparecchiata per tre, che cosa vuol dire? C. ‘Tesoro abbiamo un ospite a cena, l’avvocato Grazia. Non credeva alla nostra riappacificazione e le ho proposto di verificare di persona. Luca ha un travaso di bile ma di sforza di sorridere. L. ‘Vado a rinfrescarmi, a che ora arriva?’ C. ‘Tra mezz’ora è qui’ Puntuale alle venti suona il campanello, Grazia entra e bacia Carla, dà la mano a Luca stringendola con forza. In ufficio Luca non aveva compreso quanto fosse alta e robusta, indossa un tailleur nero con camicia bianca, calze velate, scure, e scarpe con tacco dieci, paiono costose. L’insieme è notevole, con i tacchi supera il metro e novanta, domina la sala, capelli castano chiaro, non molto lunghi. Spalle larghe, seno abbondante, fianchi e cosce forti. Il piede sarà almeno 42 di taglia. Il viso è proporzionato, con una mascella quadrata ma gradevole. Nel complesso è una bella donna ma oversize, inoltre Luca teme l’aspetto professionale. Carla ha preparato una cena leggera, scaloppine ed insalata con un vinello portato da Grazia, molto profumato. La cena si svolge in un’atmosfera strana, Carla è totalmente rilassata, come una persona che si rende conto di trovarsi di fronte ad un bivio importante della vita ma ha ormai preso le sue decisioni, Luca invece è teso, teme che la situazione sfugga al suo controllo, è consapevole di essere di fronte ad un ...
... nemico pericoloso. Grazia, infine, è come un cobra che ha individuato la preda e studia come farla cadere in suo potere,ma è sicura di se, altre volte si è trovata nella medesima situazione, non è una novità. I discorsi sono vari ma, infine, Grazia racconta la sua storia: G. ‘Io ho vissuto sulla mia pelle la violenza familiare. Mia mamma era un donnino di cinquanta chili, piccola e dolce. Papà era grande e grosso, io ho preso da lui. Li sentivo bisticciare, spesso. Ma mia madre mi diceva che papà era buono, solo che essendo così forte, a volte perdeva il controllo. Ma non avrebbe mai voluto farle del male. Avevo dodici anni quando mio padre perse il controllo in modo eccessivo. Mia mamma battè la testa e non si riprese. Io ero piccola, non ero considerata un testimone. Restai sconvolta quando mio padre tornò a casa,assolto. Dovetti vivere con lui per parecchi anni, fino alla mia maggiore età, poi me ne andai. Decisi che sarei stata un giudice, sono diventata avvocato. E mi dedico alle vittime di violenza familiare, vittime che, come mia madre, non osano ribellarsi, difendersi. Io voglio che i violenti soffrano. Giurano di cambiare, ma non è vero, non cambiano mai, vogliono comandare, dominare, imporsi. Si credono forti, ma non sono altro che insicuri, deboli, incerti. Inutili.’ Luca si sente ribollire, Grazia si riferisce a lui, ne è certo. Grazia vede che lui si innervosisce, e riprende fissando l’uomo: G. ‘Ho verificato di persona, che ...