Padrone V
Data: 25/06/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Akai_, Fonte: xHamster
... ancora in corridoio.
Fin dalla pubertà, appena il suo corpo cominciò a cambiare, notò che le attenzioni dei compagni nei suoi confronti erano cambiate, le accennate forme di donna che si andavano pian piano formando, sempre più generose erano il punto focalizzante degli sguardi dei maschi, perfino uomini dell'età del padre la guardavano in quel nuovo modo strano, lussurioso, morboso che la facevano sentire sporca al solo accorgersi dei loro pensieri. Così cominciò a vestirsi in modo poco appariscente a cercare di nascondere le forme, le stingeva, le dissimulava curvando le spalle, tanto che ora, anni dopo, le commesse nei negozi di intimo si interrogavano silenziosamente se la taglia che lei dava era giusta. Era giusta, sì, ma nessuno lo sapeva, per questo aveva timore che anche Padrone si confondesse.
Arrivata in bagno, profumo di detersivi e splendore su tutte le superfici, meglio del suo bagno a casa. Andò dritta all'ultima porticina per il water, chiuse la porta ed abbassò la tavoletta, poggiò la borsa, tirò fuori la s**tola. L'aprì lentamente.
Il raso di un celeste chiaro era finemente ricamato, tono su tono, motivi floreali a coprire completamente le coppe, le sembravano abbastanza capienti. Tirò fuori dalla s**tola il reggiseno, cercò la targhetta. Non c'era. La sua impressione era giusta, nessuna marca, nessun simbolo, cuciture e ricami perfetti, era artigianale! Profumava di nuovo, lo avvicinò al petto, lo poggiò sotto i seni, sembrava della giusta ...
... taglia. Sorrise.
Uno dopo l'altro aprì tutti i bottoni della camicetta rivelando il suo reggiseno “normale” che assolutamente sfigurava alla presenza dell'altro. Tolse la camicetta e slacciò il reggiseno, anche se grandi i seni erano sodi e stavano su naturalmente. Abbassò le braccia e lasciò scivolare via il suo intimo. Prese l'altro, quasi massaggiandone la stoffa, accarezzandola per sentire lo stacco netto tra il raso ed il ricamo. Lo portò sotto il seno, lo tirò un po' più su facendolo scivolare sulla pelle della pancia. Accolse come un guanto la sua femminilità. I gancetti si incontrarono perfettamente dietro la sua schiena, lo allacciò. Neanche le spalline erano da regolare, perfette. Perfetto tutto, ora che lo aveva indosso ne apprezzava ancora di più la fattura. Lo accarezzava, le piaceva, sentiva persino i capezzoli da sotto la stoffa che si inturgidivano.
Si ricordò di essere a lavoro e non poter seguire ciò che quel calore al basso ventre le suggeriva di fare. Infilò la camicetta senza abbottonarla, prese il suo reggiseno e lo piegò per metterlo nella s**tola, quando però scostò la carta velina rimase perplessa. C'era dell'altro da parte di padrone. Stessa stoffa, stessi ricami, lo prese. Un paio di slip, no, culottes brasiliane. Le vedeva, le toccava, ma sembrava non capire cosa farne poi, senza pensarci, come se il corpo si muovesse da solo, cominciò a tirarsi su la gonna fino a che non riuscì facilmente ad infilarci sotto le mani. Due dita si infilarono ...