Lo schiavetto cinese - Racconti Erotici

Lo schiavetto cinese

Durante un viaggio di lavoro in Cina, mi sono auto regalato un bel schiavetto diciottenne.

Arrivo in appartamento, ultimo piano di un grattacielo magnifico, poso le valigie e, il mio schiavo era già stato spogliato è messo a pecora ammanettato e bendato, davanti alla mega finestra che daca sulla città. Lo lascio in quello stato, vado a posare le valigie ed entro in doccia.

Esco dalla doccia, completamente nudo e bagnato, mi dirigo verso il mio schiavetto. Era un bel cinesino, completamente depilato con un buco molto accogliente. Accanto a lui un dildo nero.

Se ne stava lì, zitto, a pecora con la faccia appoggiata al pavimento e le mani ammanettate dietro la schiena.

Gli prendo in mano i coglioni e inizio a massaggiarglieli. Il suo cazzo prende vita. Avvicino la testa al suo buco del culo, me lo mangerei talmente è bono. Ha un profumo eccitantissimo addosso e una pelle molto morbida.

Non resisto e inizio a leccargli il buco del culo. Lui inizia a gemere. Gli succhio anche le palle. Il mio cazzo è marmo, ho una gran voglia di scoparmelo per bene. Lo giro e prendo in bocca il suo cazzo. Piccolo ma mi ha fatto eccitare un casino. Lo penetro con le dita, il suo buco è elasticissimo, questo prende il cazzo ogni giorno. Lo guardo un faccia, anche se bendato è molto espressivo. Gli tappo il naso e gli infilo il cazzo in bocca fino a farmi sbavare fino ai coglioni. Gli afferrò il collo come ad una troietta d inizio a scopargli il culo. Si lamenta ma gli piace. Mentre lo scopo lo sego, talmente veloce che mi schizza la mano e la pancia. Porto la mano alla bocca, assaporì il suo sperma e schizzo anch’io dentro di lui. È solo l’inizio di una settimana con il mio schiavo