Pina - Racconti Erotici

Pina

Pina è la moglie del proprietario di un negozio dove mi fornisco per il mio lavoro. Negli anni si è instaurato un rapporto di confidenza con M., il marito, dato che sono stato un ottimo cliente.

M. è un vero imbecille senza scrupoli, un cinquantenne dai modi bruschi.Per capire bene di chi stiamo parlando devo raccontare un episodio.

Ero nel suo negozio per comprare del materiale, quando è entrata una ragazzina non ancora adolescente. Si conoscevano, era la figlia di un mio collega. Ha acquistato ciò che le serviva ed è uscita. A quel punto, M. mi ha guardato e con un ghigno da depravato mi ha detto "carne fresca, prima o poi la sdraio sul bancone". Questo è M..

Tornai a casa pentito di non averlo sdraiato io a forza di calci.

Fino a quel momento, avevo guardato sua moglie Pina con discrezione. Una bella mora dallo sguardo stanco e rassegnato. Una donna bellissima che non ispirava sesso per via della sua aria da vittima.

M. non esitava in mia presenza a rivolgersi a lei con quel suo tono da cafone. Lei mi faceva tenerezza, ma non ero nella posizione di intromettermi.

Qualche settimana dopo, telefonai in negozio per sapere se avevano un accessorio che mi serviva .

Rispose Pina. M. era in giro per commissioni. La telefonata durò quasi un'ora. In maniera molto naturale le chiesi come stava e lei, con una voce sommessa, disse che era un po' stanca. Pensai che la capivo, non doveva essere facile vivere con un cretino. Pina si aprì molto e fu lei a spingersi ...

... oltre. Mi disse che era rassegnata alla vita che faceva, che non aveva molti motivi per essere allegra, che aveva dimenticato di essere una donna. Si, disse queste parole.

Fu in quel momento che cominciai a sentire qualcosa di strano. Le strappai un sorriso con qualche complimento discreto ma allusivo...

L'accessorio che mi serviva non era in negozio, avrebbe potuto ordinarlo e riceverlo in un paio di giorni. Le lasciai il mio numero per avvisarmi e ci salutammo cordialmente.

Ricevetti una sua telefonata solo tre giorni dopo. Mi disse che potevo passare a ritirare l'oggetto e la ringraziai. Prima di chiudere la chiamata ci fu un momento di silenzio, poi mi chiese..."Quando passi?".

Risposi che avrei potuto passare quel giorno stesso. Lei..."Meglio domani...verso chiusura". Non chiesi niente, risposi che per me andava bene e ci salutammo.

Il giorno dopo, intorno alle 19 30, entrai nel negozio. C'erano un paio di clienti. Guardai Pina, e per la prima volta fantasticai. Non era vestita come al solito ed era truccata in maniera abbastanza evidente. Soprattutto gli occhi. Ma la cosa che più risaltava...era il suo culo.

I due clienti uscirono dal negozio. Lei mi offrì un sorriso che non le avevo mai visto. Mi venne incontro e mi abbracciò affettuosamente.Sentii per la prima volta la consistenza di quel corpo, sentii il suo profumo. Avevo il cazzo innervosito.

Chiesi di M.. Pina mi disse che era partito e che sarebbe stato fuori per un paio di giorni, la figlia era ...