la mia amica Marisa
Data: 21/06/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: heirich, Fonte: xHamster
... lenzuola profumate. Restammo senza parlare per alcuni minuti, poi guardandoci le dissi: “Era da sempre che avrei voluto averti, fin da quando ero ragazzino. Sei sempre stata il mio desiderio segreto”, al che Marisa replicò:” Ma dai. Cosa dici, con tutte le ragazze che ti sei fatto, figurati se pensavi a me”. Allora le spiegai tutto quello che da ragazzo, io e miei amici, pensavamo di lei, delle seghe che mi ero fatto pensandola per finire su tutte le storie che mi ero inventato su di lei. Marisa rimase allibita, mai avrebbe pensato di essere stata oggetto di tanti pensieri e di tante seghe da parte di noi ragazzi e, sotto sotto, mi resi conto che ne fu lusingata. Quindi mi confermò che la storia di quell’amico, suo vicino di casa, che l’aveva vista nuda era inventata (si era escogitato tutto per essere invidiato da noi, ecco perché non ci aveva mai invitato a casa sua ) poiché le sue finestre non erano accessibili alla vista da nessuno.
A quel punto fu d’obbligo spostare il discorso sull’ “E Adesso?” riguardo a noi; le feci intendere che avrei desiderato moltissimo frequentarla ancora (avrei dovuto dire “scoparla”, ma mi sembrò più fine esprimermi così), quando avesse voluto, compatibilmente con i suoi impegni e i miei (il solito ragionamento trito e ritrito fatto con tutte le altre), e pure lei mi sembrò dell’idea, anche perché, mi confermò non senza una punta di soddisfazione,: “Non tutte quelle della mia età si possono permettere uno stallone di almeno dieci/dodici ...
... anni più giovane, disponibile e senza problemi di sorta”. E proseguì : “E’ da tanto che non sentivo un bel cazzo in mano e in bocca e devo dire che mi ha fatto piacere, ancora di più di quando ero giovane e di cazzi ne ho fatti passare parecchi”. Mi resi conto che Marisa si stava lasciando andare, anche in fatto di linguaggio, e la cosa mi rallegrò parecchio; voleva dire che anche le ultime incertezze nei miei confronti si erano dissipate. Dal resto non ci sarebbe stato alcun motivo di rimanere sulle sue dopo quel pomeriggio che mi parve avesse soddisfatto entrambi e che , soprattutto, non era ancora finito. Lei , stesa completamente nuda con ai piedi ancora le infradito, aveva cercato di coprirsi appena con un cuscino ( un briciolo di pudore le era rimasto ); era splendida ed io, toltami la camicia che ancora indossavo, mi girai nella sua direzione, nudo e col cazzo che stava di nuovo inturgidendosi, mi avvicinai buttando a terra quel semplice riparo che mal celava le sue grazie e,dopo averla ancora una volta osservata con cupidigia, iniziai a leccarla partendo dalla pancia scendendo verso il basso. Marisa si rilassò e immediatamente divaricò le gambe come per invitarmi a raggiungere con la lingua la sua figa che aveva ripreso a bagnarsi copiosamente. Indugiai nel far fronte alla tacita richiesta e a questo punto lei mi prese la testa e cercò di dirigerla decisa dove avrebbe voluto che le mie labbra si posassero aggiungendo: “Avanti, cosa aspetti; fammela sentire questa lingua. ...