la mia amica Marisa
Data: 21/06/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: heirich, Fonte: xHamster
... a me, spargendo tutt’intorno un delicato profumo di cui era cosparsa la sua pelle. Con un’altra donna, arrivato a questo punto, avrei rotto gli indugi e l’avrei presa e coricata sul divano, ma con Marisa avevo ancora qualche titubanza; non ero ancora del tutto convinto che quella fosse la mossa giusta. Poco dopo esclamò: “Vado a provare l’altro, che è completamente diverso, meno nudo ma altrettanto provocante secondo me” e si avviò verso l’uscita della stanza. A questo punto presi il coraggio a due mani e la seguii, mi fermai sulla porta della camera da letto a contemplarla di spalle mentre si sfilava il pareo convinta di essere sola; rimase in tanga e reggiseno sui tacchi a spillo: era uno spettacolo; nonostante l’età non più verde Marisa era ancora desiderabile e soprattutto arrapante per i miei gusti.
Le rinnovai il commento precedente, lei cacciò un grido di sorpresa e,voltandosi, istintivamente si coprì con le mani:“Cosa fai? Vai via” replicò sorridendomi senza convinzione nei miei riguardi; al che mi avvicinai , la presi fra le braccia e la guardai negli occhi. “Cosa stai facendo. Sei matto” disse flebilmente mentre sentivo la sua pelle fremere sotto le mie mani. “E’ da sempre che desidero farlo” le sussurrai e, avvicinando le mie labbra alle sue, la bacia delicatamente. Dopo un primo istante, la sua bocca si schiuse alla mia lingua che cercava di insinuarsi e uno scambio di slinguate fu il suggello ad un tenero ma ardente bacio che probabilmente entrambi ...
... volevamo. Quando ci staccammo la vidi abbassare gli occhi mormorando: “Cosa stiamo facendo”, al che le risposi: “Niente che non avessimo desiderato” e strettala di nuovo, le stampai sulle labbra un secondo bacio ancora più passionale. La sentii corrispondere in pieno alle mie avances che si fecero via via più audaci; le mie mani iniziarono a scorrere sulla sua schiena fino alle natiche , le slacciarono il reggiseno che in un attimo fu a terra scoprendo due tette, leggermente cadenti ma ancora sode come consistenza, che subito furono preda delle mie labbra. Marisa socchiuse gli occhi per apprezzare meglio i brividi che la mia lingua le stava trasmettendo, si abbandonò fra le mie braccia emettendo un semplice, languido:“Si”. Senza staccare le labbra, la feci adagiare sul letto ed in breve anche il minuscolo tanga giacque a terra mettendo in mostra una fighetta non rasata ma perfettamente curata, profumata e già abbondantemente umidiccia. Un leggero sfioramento con le dita poi, facendo scorrere la lingua sul suo corpo lasciando dietro una scia di saliva, arrivai sulla sua “natura” pulsante e presi a leccarla, prima delicatamente poi sempre più deciso e penetrante soffermandomi sul clitoride che si stava ingrossando, strappandole ripetuti gemiti di piacere. La mia bocca si riempì del suo umore copioso che fuoriusciva dalle grandi labbra, mentre lei ,abbandonata ogni remora e travolta dal piacere, forzò la mia testa verso quella figa ormai oscenamente dilatata quasi urlando: “Si non ...