la mia amica Marisa
Data: 21/06/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: heirich, Fonte: xHamster
... rispecchiano la pura verità. Angela sembrava assatanata e si “donava” , con tutte le sue grazie, in modo completo e coinvolgente, dimostrandomi la sua incondizionata disponibilità ad essere posseduta. In breve i nostri corpi si trovarono nudi ancor prima di raggiungere il letto con i nostri abiti sparpagliati tutto intorno frutto di un impeto inimmaginabile.
Non senza fatica raggiungemmo il talamo sul quale fui spinto ad adagiarmi supino; subito Angela mi venne a cavalcioni iniziando a sfregare la sua figa bollente e oscenamente dilatata sul mio cazzo già duro come il marmo. Il suo movimento veniva compiuto in modo di evitare la penetrazione, anche se era impossibile che ciò non potesse avvenire viste le nostre condizioni, ma la sua abilità in tal senso fece in modo che entrambi provassimo immenso piacere col semplice reciproco sfregamento dei nostri sessi. Angela, ad occhi chiusi per meglio assaporare la sensazione, guidava, appoggiandosi sul mio petto, il movimento del suo bacino facendo in modo di trarne il massimo godimento; la sua figa continuava a colare bagnando copiosamente la mia asta che tentava in tutti i modi di penetrarla, azione che lei ,con grande competenza, riusciva a evitare, portandomi ad estremi livelli di eccitazione. “Non essere impaziente” continuava a ripetermi; “Voglio farti impazzire prima di darti il giusto premio alla tua spasmodica attesa” continuava ormai in estasi e coinvolta completamente dal contesto creatosi. Nel frattempo nella stanza ...
... era entrata silenziosamente Marisa che si fermò in nostra contemplazione ai piedi del letto; percepii la sua presenza e, incrociando il mio sguardo col suo, feci finta di nulla, quasi come assentire sul ciò che prevedevo sarebbe successo di lì a breve. Angela, essendo di spalle, ad occhi chiusi e presa com’era dall’ eccitazione, non si accorse della zia, continuando nella sua azione di godimento. Marisa era in slip e reggiseno neri, ma di una forma e di una misura che a stento contenevano le sue grazie; aveva inoltre infilato due calze a rete autoreggenti a maglia grande da puttanone e calzava due ciabattine col tacco a spillo vertiginoso. Dopo alcuni attimi di ammirazione, si avvicinò a noi salendo in ginocchio sul letto e, delicatamente, appoggiò il suo corpo,cingendolo, alla schiena della nipote intanto che con la lingua prese a leccarle il collo , la nuca e dietro le orecchie. Angela ,al primo istante, trasali irrigidendosi; si girò in direzione della zia incontrando i suoi occhi . “Oh zia, cosa stai facendo” furono le sole parole che fra i sospiri riuscì a profferire, poi un leggero abbozzo di sorriso spuntò sulle sue labbra, la tensione creatasi in lei si stemperò, gli occhi tornarono a richiudersi mentre Marisa, ricevuto così tacitamente il suo consenso, iniziò a sussurrarle all’orecchio: “Stai tranquilla. Non volevo lasciar solo il mio “cucciolo”. Perché tu sei il mio cucciolo vero? Questo sarà il nostro piccolo segreto”. A queste parole Angela si sciolse completamente, ...