1. La madre del mio dipendente


    Data: 21/06/2023, Categorie: Etero Autore: AmanteDelleMature, Fonte: RaccontiMilu

    ... appoggiato sulla gamba. Mentre parlava con lui, lei iniziò a strofinare la sua mano sul mio cazzo, aumentando sempre il ritmo. Io cercavo in tutti i modi di rimanere impassibile davanti al mio dipendente che non poteva immaginare che sua madre me lo stesse segando di fronte a lui, provando un piacere che non immaginavo potesse dare una sega. Sborrai nelle mutande.
    
    “Cavolo, &egrave tardi! Papà sarà preoccupato”. “Figurati, sarà già nel mondo dei sogni”, disse lei alzandosi e facendo finta che non fosse successo nulla. “&egrave stato un piacere conoscerla, mi fa piacere che mio figlio lavori per lei”. “Ehm… si figuri”.
    
    Non sapevo cos’altro dire.
    
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    Il giorno dopo, mentre il mio dipendente era al lavoro, mi recai a casa di sua madre per chiedere spiegazioni. Sapevo che il marito era al lavoro, quindi non mi stupii quando mi ritrovai solo a casa sua.
    
    “Spero che quello che &egrave successo ieri le sia piaciuto”, mi disse dopo avermi fatto accomodare in salotto. “Certo, ma non me l’aspettavo proprio, poi in un locale pieno di clienti, davanti a suo figlio…”. “Oh, non si preoccupi, nessuno ci ha visti. Non sono una stupida”, mi disse lei facendo l’occhiolino. “Suo marito sa che le piace prendere in mano i cazzi degli altri uomini?”, le dissi provocandola. “Non sa nulla. Ho quarantacinque anni e sento il desiderio di provare nuove emozioni e quando l’ho vista…”. “Credo che possiamo darci del tu, non pensi?”. “Mi sento trascurata, ecco il punto”. “Mi dispiace, ma non ...
    ... penso che sarebbe giusto nei confronti di tuo figlio che &egrave un mio dipendente. Del cornuto di tuo marito non mi importa: &egrave uno stupido a lasciare affamata una donna come te”. “Oh, non ti preoccupare, mio figlio non saprà nulla”.
    
    A quel punto, cominciò a spogliarsi davanti a me, lentamente, rimandendo completamente nuda: i miei occhi caddero subito sulla figa pelosetta che sembrava molto umida e alle tettone che si palpava.
    
    “Dovresti tirarlo fuori, sai, altrimenti rischi di strappare i pantaloni”. “Tiramelo fuori tu”. “Speravo che me lo chiedessi”.
    
    Si inginocchiò di fronte a me e mi tolse i pantaloni.
    
    “Che bel cazzone grosso”.
    
    Quando me lo prese in bocca, gettai la testa all’indietro e mi godetti il pompino della madre del mio dipendente. Faceva tutto lei, tenendo le mani sulle mie chiappe e facendo entrare il mio cazzo tutto in bocca, mugugnando di piacere.
    
    “Mi sa che tuo figlio avrà una bella promozione… oh, sì… continua così, leccamelo…”.
    
    Lei rise e continuò a succhiarmelo dicendomi di togliere la maglietta, rimandendo completamente nudo.
    
    “Adesso mi devi scopare fino a farmi urlare dal piacere, intesi?”.
    
    Detto questo, si mise a novanta appoggiando le mani sulla porta del salotto. Il mio cazzo colava di sborra per il pompino appena ricevuto, quindi non ebbi nessun problema a farlo entrare nella sua figa che era, oltretutto, umidiccia. La scopai tenendo le mani sulle sue tette, strizzandole e strofinando le dita sui suoi capezzoli quando mi ...