Lucrezia
Data: 16/06/2023,
Categorie:
Trans
Autore: Lady_Lucrezia, Fonte: xHamster
Mi siedo accanto a lui e ci presentiamo formalmente
“Mi chiamo Gianfranco, ho 52 anni, sono un bancario rimasto vedovo da 1 anno”
“Io sono Gianluca, 19 anni, a Bologna per frequentare l’università”
“Visto che vieni da Ravenna, immagino che abiti una stanza in affitto.”
“Si ho una camera a San Donato”
“E quanto paghi?”
“200.000 lire al mese”
“Te la sentiresti di trasferirti da me come ‘ragazza alla pari’? Vivo solo vicino a Porta Mascarella. Risparmieresti le 200.000 lire che potresti tenere per te, senza far sapere che ti sei trasferita”
“Cosa significa ‘ragazza alla pari’?”
“Vuol dire che ti occuperesti della casa e di me nelle ore libere dalle lezioni in cambio di vitto e alloggio”
“Scusa, ma perché continui a chiamarmi al femminile?”
“Beh, ma perché è evidente che al di là dell’aspetto, celi un’indole molto femminile, intendo come carattere, sei molto docile, servizievole, attenta alle esigenze del maschio, devota, sottomessa. Direi anche molto portata, hai una gran bocca, non sei schizzinosa, te la gusti con piacere, c’è ancora un po’ da lavorarci, ma sicuramente hai talento, molto meglio di molte bolognesi, che è tutto dire… Inoltre hai un bel fisico, alta, magra, con un po’ di allenamento ti trasformerò in una gran bella fighetta.”
Arrossisco…
“Ma perché proprio io?”
“Beh mi piacciono molto giovani, come te, non mi interessa la femmina biologica, quello che cerco è un soggetto con grandi potenzialità, da plasmare, da far ...
... crescere, da educare e formare secondo i miei desideri e le mie esigenze. Mi prenderei cura di te, ti seguirei nel tuo percorso di studi, motivandoti e premiandoti quando sarà il caso.”
“Ma non so fare molto. Non mi sono mai occupato di una casa, cucinare poi…”
“Non ti preoccupare ho la donna di servizio, e poi vedrai che piano, piano imparerai… sono sicuro che riuscirò a motivarti.”
“Non ho fretta, pensaci con calma, se ti sta bene chiamami domenica mattina.” E mi porse un bigliettino con il suo numero di casa.
Il week-end fu particolarmente travagliato. La mente non riusciva a “liberarsi” dall’idea di quella proposta intrigante. Inoltre mi allettava molto l’idea delle 200 mila lire a disposizione, che per uno studente squattrinato come me erano una tentazione davvero irresistibile.
Alle fine decisi di accettare una settimana di prova per vedere come avrebbe funzionato questa strana convivenza, ma senza lasciare la camera in affitto, avevo tempo per farlo visto che eravamo solo ad inizio mese.
La domenica mattina chiamai, come da sue disposizioni e mi resi disponibile a raggiungerlo.
Si felicitò della mia decisione e mi informò che potevo andare da lui già il giorno dopo, lunedì, al mio arrivo a Bologna, alle 7.30, mi comunicò l’indirizzo e mi disse che mi avrebbe aspettato.
Lunedì mattina, mi presentai puntuale verso le 7.40 davanti al condominio con la mia valigia e suonai il campanello.
“Si…”
“Sono Luca.”
”Ah benissimo sali al terzo piano” e mi ...