Ora et labora
Data: 16/06/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Trans
Tabù
Autore: Maulahaie, Fonte: xHamster
... maniera“. Lí per lí le sue parole non mi colpirono particolarmente, ero già abbastanza grande per rendermi conto che in quel convento di tutte donne a volte poteva scapparci qualche „eccezione“. D'altronde anch'io avevo avuto qualche scappatella peccaminosa. Lei continuò imperterrita: „Certo che sei venuta su proprio bene - il Signore ti ha benedetta con le sue grazie“, disse mentre mi porgeva il sapone...“e che bel culetto“ - aggiunse. Suor Letizia di certo non badava granchè alle formalità. Mi girai per far scorrere l'acqua cosí che la mia adulatrice potè ammirare in tutto il suo splendore intatto la mia fica, rosea, appena contornata da piccoli peli pubici rossicci con un cespuglietto accorciato poco più in alto. Come ho scritto prima, ero conscia di certe cose: già in casa, quando scendeva la notte o mi trovavo da sola, capitava di toccarmi nell'intimo, un intimo che avevo condiviso anche con qualche coetanea, ed in cui compagnia scoprivo i tesori custoditi dalla femminilità. Con piacere ricordo Giovanna, come ci spogliavamo e toccavamo di soppiatto, le carezze fra di noi, dove sentivamo „prudere“, le nostre bocche innocenti sfiorarsi, le nostre lingue che si intrecciavano intrise del sapore delle nostre fiche, noi che ci masturbavamo a vicenda come delle forsennate, per poi eiaculare come geyser impazziti. Ero sí giovane, ma non cosí inconsapevole. Tantomeno lo era suor Letizia che, deglutendo per la sorpresa alla vista della mia passerina, asserí: „Ma cara, allora là ...
... sotto ti depili.“. „Sí, ma lo faccio solo per sentirmi più pura“, risposi abbassando leggermente lo sguardo. „Non devi vergognartene“, mi confortò, „lo faccio anch'io e lo fanno molte nostre consorelle anche se non lo ammettono...è importante prendersi cura del proprio corpo, non c'è niente di male“.
Notai che cominciavo a respirare più rapidamente, quasi in maniera incontrollata e che i capezzoli delle mie tette, carnosi e soffici, erano diventati piú duri. In quel momento incolpai l'acqua, ma passandovi il sapone, avvertii che la mia fica era bagnata fradicia ed ebbi ancora un sussulto, una palpito per l'eccitazione inaspettata. „Non ti sarai mica eccitata con le mie parole, Maite? Lo sai che finchè parliamo di certe cose si può anche chiudere un occhio, ma se vogliamo andar oltre, eh no, credo che la regola ce lo vieti in modo assoluto“, sospirò suor Letizia.
Non potevo nascondere l'eccitamento, dopotutto ero una ragazza nel bel mezzo dell'adolescenza e alla mia età sentivo il desiderio di soddisfare tutte quelle curiosità invitanti che, cosciente o meno, incontravo sul mio percorso.
Quello che però mi turbava maggiormente era il fatto che il tono di voce della mia maestra spirituale dimostrasse di non essere indifferente alle mie grazie, al mio giovane fisico che sbocciava in modo prorompente; ero una ragazza ben fornita, sotto tutti i punti di vista, a partire dal seno, non particolarmente florido, ma ben proporzionato. Quello che adoravo di me stessa erano però i ...