1. Quella vacanza in grecia


    Data: 12/06/2023, Categorie: Anale Maturo Prime Esperienze Autore: Drivervela, Fonte: xHamster

    Il sole, quanto lo avevo sognato in quelle cupe giornate di Milano, e il mare che ora si stendeva davanti a me finalmente erano dei segni tangibili di libertà.
    
    La barca era li ormeggiata davanti a me e aspettava solo di sciogliere le vele al vento per portarmi via tra le isole dell' Egeo. Mentre finivo di caricare le ultime cose sulla banchina arrivava il traghetto da Kos, riversando il solito fiume di turisti accaldati e vocianti. Io li osservavo un po' distratto quando la vidi, bionda miele nascondeva i suoi riccioli sotto uno di quei cappelli di paglia larghi e due occhialoni alla Hepburn il vestito leggero come un soffio lasciava trasparire un seno quasi acerbo che rivelava una abbronzatura topless, mentre trascinava un trolley passò davanti a me e allora vidi che piangeva, il trucco colava e leggermente rigava le guance di rimmel. Dissi tra me "una vacanza e un amore finito! O peggio." In quella una sgommata e il suv frena prepotente sulla banchina, ne scende un buzzurro da film vanzina che la affronta e la strattona per farla salire in macchina colpendola di insulti, sta per alzare una mano per colpirla, non so come sono già sceso al volo e lo agguanto, molle come un polpo mi sguscia via e urla "tieniti quella Troia ! É tutta tua!" E via col macchinone falciando le stente aiuole del Marina. Un gran bastardo borbotto tra me mentre mi volto, lei è lì quasi stenta a parlare, è scivolata a terra e si è sbucciato un ginocchio, sembra un fiore calpestato. "Posso aiutarla ...
    ... ? Mi scusi forse non dovevo intromettermi ma davvero non ho resistito, pe favore venga la porto da un dottore le medicherà il ginocchio....." . Mi guardò attraverso gli occhiali scosse la testa e senza dir nulla cominció a raccogliere gli occhiali rotti e il cappello calpestato, meccanicamente fece per afferrare il trolley ma la maniglia le restò in mano, la fissò per un attimo e scoppiò a piangere silenziosamente mentre scivolava ancora a terra. La strinsi in braccio per impedirle di cadere e restammo così sotto il sole abbracciati come due adolescenti lei disperata e io stupito. Poi la portai in barca la feci coricare in una cuccetta fresca e le diedi acqua e asciugamani, poi la lasciai riposare. Andai sul ponte e riordinai tutto poi mentre mi facevo la doccia sentii il suo sguardo su di me, mi voltai e mi scrutava dal portello di ingresso della barca. Le chiesi come si sentiva, le vidi quegli occhi verdi brillare nella penombra della cabina poi arretrò sparendo all'interno. La seguii come affascinato e appena dentro lei mi abbracciò completamente nuda, il corpo era totalmente abbronzato da nudista, agile e vellutato, non un pelo sul corpo, mi strinse con delicatezza ma decisa, io ancora bagnato reagii subito con una erezione totale scorsi i fianchi le natiche e quel seno da ragazza capezzoli duri e prepotenti ci baciammo con foga non sapevo neanche il suo nome ma la volevo e sentivo la stessa urgenza in lei, succhiavo i seni e frugavo quel ventre liscio che mi allagava la ...
«12»