Moglie puttana e schiava
Data: 12/06/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Anale
Sesso di Gruppo
Autore: Evoman2, Fonte: xHamster
... che lui voleva guardavo il mio armadio pieno di bei vestiti e pensavo a quando li avrei potuti rimettere.
Una volta finito mi guardai allo specchio, era peggio di quanto avessi mai potuto pensare, la camicetta lasciava vedere il seno, i miei capezzoli scuri di certo non si nascondevano e la gonna mi arrivava all’altezza del pube, lasciandolo scoperto ad ogni anche piccolo movimento. Ero peggio di una puttana dei viali, almeno quelle un perizoma lo portavano.
Così vestita mi presentai a lui che mi accolse con entusiasmo, quasi fosse felice di vedermi in quello stato.
“Sei perfetta,una vera troia, avrei quasi voglia di sfondarti il culo adesso, ma è meglio andare, non vorrei incontrare troppo traffico.”
Lo seguii in garage e insieme salimmo in macchina, porta e cancello si aprirono automaticamente e in breve fummo in strada.
Cercavo di coprire il volto con la mano senza farmene accorgere, ma lui era intento alla guida e non diede importanza ai miei strani movimenti.
Durante il viaggio non ci parlammo, mise un Cd di musica classica ben sapendo che l’odiavo, ma non era certo il caso di farglielo notare.
Dopo un’oretta arrivammo in un grande parcheggio semivuoto e li iniziarono i guai.
“Che aspetti, scendi.”
Mi guardava divertito mentre io piena di vergogna cercavo di camminare a piccoli passi per non far muovere troppo la gonna, ma come al solito ci si mise di mezzo il destino.
Una folata di vento fece alzare dietro il gonnellino e un gruppo di ...
... ragazzi iniziò subito a gridarmi di tutto, facevamo pesanti apprezzamenti sul mio sedere e di quanto dovesse essere aperto, che ero una puttana e che se volevo mi avrebbe scopata tutti insieme.
Carlo faceva finta di nulla però di certo godeva nel vedermi insultata in maniera così volgare, mi sembrava impossibile che lui sempre così educato e a modo, provasse piacere nel vedermi umiliata davanti a degli sconosciuti.
Non feci quasi caso a dove stavamo entrando, solo una volta dentro mi resi conto che era un sexy-shop.
Dentro c’erano una quindicina di uomini di tutte le età che subito iniziarono a guardarmi mentre Carlo si dirigeva verso il bancone.
“Mi scusi dov’è il reparto sadomaso ?”
“In fondo a destra.”
Il proprietario quasi non credeva ai suoi occhi e di certo lui doveva averne viste e non poche.
“Seguimi cagna, ora faremo un po’ di spesa.”
Tutti i presenti ci vennero dietro quasi fosse una processione, parlando fra di loro a bassa voce anche se non era difficile immaginare i loro discorsi.
Una volta arrivati nel reparto sadomaso mio marito si fermò e iniziò a guardare con attenzione ogni oggetto esposto. C’era ogni tipo di frusta e strumenti d’immobilizzazione, oggetti in pelle e Dvd dal titolo molto esplicito.
Carlo alla fine frese un frustino e iniziò a muoverlo per aria, ma non era soddisfatto e prese una grossa frusta con più code.
“Questa mi sembra più adatta ora abbassati che voglio provarla.”
Sapevo che era inutile oppormi e piena di ...