1. L’intreccio – Capitolo 31 – La notte con Miriana


    Data: 08/06/2023, Categorie: Etero Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu

    ... scostandoli dagli occhi per ammirare meglio il suo viso mi stavo inebriando del suo sguardo, sarei stato lì ad ammirarla per ore e ore, il tempo passava e non ce ne rendevamo conto, ma ad un certo punto scattò nuovamente la voglia di possederci reciprocamente. La presi per mano e la condussi in camera ci adagiammo nel letto ed iniziammo a giocare, ad accarezzarci a toccarci reciprocamente. Il mio cazzo iniziava ad irrigidirsi nuovamente mentre cominciavo ad esplorare con le labbra tutto il corpo di lei. Scesi con la bocca fino al monte di Venere dove indugiai dandole dei bacetti poi scesi ancora, le aprii nuovamente le grandi labbra e con la lingua iniziai a titillare il clitoride. Fu un tempo infinito dove lei si contorceva, ansimava e gemeva. Poi le infilai il dito medio della mano destra il più a fondo possibile, roteandolo all’interno delle pareti della vagina. Sentivo i suoi umori calare, muovevo il dito ora più piano ora più velocemente aumentando progressivamente il ritmo. Vedevo mordersi le labbra, e a questa visione aumentai notevolmente il ritmo della penetrazione fino a farla squirtare. “Ohhhhhhh” si lasciò andare in un urlo liberatorio. “Ti voglio, Filippo, ti voglio dentro di me” mi fece mettere supino e dopo aver lubrificato per bene il mio membro iniziò a cavalcarmi. Si muoveva lentamente sopra il mio uccello per poi aumentare il ritmo. Si muoveva come una puledra imbizzarrita, voleva godere e farmi godere. Mi sembrava di scoppiare e cercavo di far durare il ...
    ... più a lungo possibile il raggiungimento dell’orgasmo. “Siiiiiii, Filippooooooo, ancoraaaaa, ancoraaaaa, siiiiiiii, oooohhhhh, ahhhhhh, vengoooo” rallentò il ritmo fino a fermarsi chiuse per un attimo gli occhi poi lì riaprì, si sfilò dal cazzo e si mise alla pecorina. “Chiavami ancora Filippo, Chiavami forte”. Mi posizionai dietro di lei ed entrai nella sua fica, le afferrai con forza i fianchi e spinsi, spinsi fino a raggiungere il collo dell’utero, “Chiavamiiiii, Chiavamiiiii, Siiiiii, siiiii, vengoooo” “vengoooo” raggiungemmo l’orgasmo insieme. Ci accasciammo esausti sul letto e teneramente ci abbracciammo. Ci addormentammo così stretti, stretti in un dolce abbraccio.
    
    Erano state una serata ed una notte magnifiche. Svegliarmi con Miriana al mio fianco era meraviglioso e fantastico. La luce del sole filtrava dalle persiane e le illuminava il viso andai in cucina e preparai la colazione, quando fu pronta andai a chiamarla dandole un bacino casto sulla bocca. Aprì gli occhi come una principessa nelle fiabe e mi porse ancora le labbra, voleva essere baciata nuovamente. “La colazione è pronta” “Mi hai preparato la colazione? Ma sei fantastico!” “Avrei voluto portartela a letto ma non ho un vassoio” “Non ti preoccupare, andiamo pure di là, fammi fare la pipì e arrivo”. Facemmo colazione si rivestii con gli indumenti che aveva nel borsone e la riaccompagnai al lavoro. Prima di scendere mi disse: “Sei un uomo meraviglioso, vieni a prendermi alle 18:00 però mi riaccompagni a casa ...