1. QUARTA PARTE: Incontro che cambia una vita – IL RICATTO


    Data: 06/06/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: kevinzardo2021, Fonte: RaccontiMilu

    Cerco di rimettere ordine nella mia mente, dare un senso a quello che ho appena vissuto e soprattutto..come. La mia parte razionale mi direbbe di smetterla e riprendere la normalità della mia vita ma, ma il mio lato più animalesco mi spinge a dare ancora sfogo alle pulsioni, al gioco, all’intrigo, al gusto di lasciarsi andare, già, ma lasciarsi andare a cosa? Cosa mi aspetta ancora? Ecco, l’incognita, la perdita di controllo, essere alla mercè di uno sconosciuto. Però, eccitante la faccenda. Perché no…giochiamo e vediamo passo passo. Per il momento sto provando sensazioni ed emozioni che mi rendono viva e mi hanno rimesso in contatto con il mio essere donna. Mi ritrovo a camminare per casa con il solo perizoma fradicio dei miei umori e il plug-in nel sedere che ad ogni passo mi rimanda una leggera eccitazione costante, piacevole. Prendo il pacchetto “numero 3” che mi aveva lasciato Anna. Incuriosita lo apro. Al suo interno 3 plug-in di dimensioni diverse, sulla parte più larga di ognuno c’è scritto un numero, 20, 25, 35. E un biglietto con le istruzioni. “A mezzanotte esatta toglierai quello che hai adesso, resterai fino al mattino senza e prima di uscire inserisci quello da 25, lo terrai per 2 ore, poi mezz’ora senza, quindi metti il 25 sempre per due ore seguita da mezz’ora senza, quindi il 35 e lo tieni fino a nuovo ordine”, dalla mia bocca esce una frase che qualche giorno prima non avrei mai neanche immaginato “intrigante”. Sono ormai le 20 e devo ancora cenare, ma ...
    ... poca voglia di farmene. Decido di uscire a prendere qualcosa di pronto. Sotto casa c’è giusto una pizzeria al taglio dove lavorano due ragazzi sui 25-30 anni, anche carini a dirla tutta. Vado in camera per vestirmi e devo fare i conti con il fatto che ho ancora il perizoma bagnato. Poco male, metto i jeans, non dovrebbero impregnarsi. T-shirt senza reggiseno, scarpe da ginnastica. Prendo la borsa e le chiavi. Esco e richiudo. Scendo i gradini che portano alla strada. Il movimento sulle scale mi ricorda che ho ancora il plug-in nel culo. Ora lo sento tutto, un po comincia anche a infastidirmi, ma devo tenerlo ancora per qualche ora. Entro nella pizzeria al taglio, sono l’unica cliente e al banco c’è uno solo dei ragazzi. “buonasera” dico io, “Ciao, come posso esserti utile?” vedo il suo sguardo passare velocemente dal mio viso alle tette, non mi ero resa conto che la mia condizione di costante e leggera eccitazione aveva di fatto indurito in modo costante i capezzoli che si intravedevano abbastanza attraverso la T-shirt bianca. Imbarazzata sblocco l’attimo di sospensione chiedendo al ragazzo “Avete qualcosa con impasto integrale?”…”Sì, margherita, capricciosa e vegetariana, non le ho qui sul banco , devo andare in laboratorio”, “ok, allora fammi 4 etti di margherita per favore”, “d’accordo, dammi due minuti” e sparisce in laboratorio. Mi avvicino al banco per dare un’occhiata e ingannare l’attesa quando il mio sguardo si posa su un perizoma infagottato in un angolo della mensola ...
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