1. Risultato squisito


    Data: 05/06/2023, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... concedendomi a lui come una piacevole pausa. La camicetta sbottonata lasciava intravedere il mio seno prosperoso, io mi sedevo sulle sue ginocchia rivolta verso di lui, mentre la schiena era girata contro la scrivania. Le sue mani delicatamente e poi sempre con più audacia accarezzavano i seni, la sua bocca avvolgeva il capezzolo succhiandolo, mentre la sua lingua mi sfiorava sull’areola rosa. Io chiudevo gli occhi e mi prendevo tutto il piacere abbandonandomi a quelle mani esperte, a quella bocca e a quella lingua calda, mentre il suo cazzo da dentro i pantaloni premeva contro la mia fica sempre più bagnata. Di solito rientrava a casa verso le diciotto, io preparavo come un cerimoniale la mia dolce trappola. Per andare in camera sua doveva necessariamente passare davanti alla mia, in tal modo mi sdraiavo sul letto su d’un fianco, la schiena rivolta verso la porta intenzionalmente lasciata aperta e le gambe racchiuse facendo intenzionalmente finta di dormire, la minigonna leggermente alzata scopriva solamente una parte delle chiappe e maliziosamente senza mutandine aspettavo.
    
    L’eccitazione aumentava man mano che l’ora predestinata s’avvicinava, la chiave nella serratura, i suoi passi nel corridoio e il mio respiro già divenuto corto si bloccava non appena lo sentivo avvicinarsi. Sapevo che si sarebbe fermato, che avrebbe guardato e che non avrebbe potuto resistere al desiderio di toccarmi. Il mio giovane corpo di donna, offertogli invero su d’un piatto d’argento era una ...
    ... tentazione irresistibile e trascinante, in verità un piacevole capriccio. Lui m’accarezzava delicatamente le gambe salendo su per le cosce fino all’inguine, per poi racchiudere il mio sesso umido dentro la mano e stringerlo forte. Portava poi le dita alla bocca annusando il mio odore e gustando il mio sapore. Dopo insisteva ad esplorare la mia fica soffermandosi sulle piccole labbra e sul clitoride, le sue erano mani accorte, preparate e sapienti, che sapevano trasmettere intense emozioni. La sua mano prendeva la mia e la poggiava su quel cazzo duro e pulsante, la mia mano guidata dalla sua si muoveva su e giù fino all’eiaculazione di quel fiotto denso e lattiginoso che inondava le nostre mani strette l’una nell’altra. Lui adorava la mia fica e amava leccarla all’infinito, dal momento che avevamo accortamente architettato un sistema per far sì che mia madre non ci sorprendesse.
    
    Lo stratagemma scrupolosamente ideato consisteva in questo: la finestra della sala divenne lasciva complice del nostro gioco preferito, perché io rimanendo comodamente affacciata nel guardare la strada giù di sotto, per controllare se lei arrivasse con entrambi i gomiti poggiati sul davanzale, le gambe divaricate e il sedere proteso in fuori, lui viceversa, seduto per terra, a debita altezza, con la schiena verso il muro e con la faccia in alto contro la mia fica. In realtà quest’estrosa postura m’eccitava notevolmente, perché gli sfregavo la fica sul viso muovendomi più volte avanti e indietro, ...