1. La moglie in affitto.


    Data: 01/06/2023, Categorie: Cuckold Tradimenti Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... distinto. Saluto con un cenno del capo mio marito. Subito mi metto a disposizione del cliente che sta cercando un elegante abito da sera, per una cerimonia cui deve presenziare. Gli faccio vedere alcuni capi veramente belli e, alla fine, la sua scelta si concentra su due modelli, li prova e chiede il mio parere. In piedi, davanti a tre specchi che gli mostrano l’abito da tutte le angolazioni, lo osservo: è un bell’uomo, alto, imponente, spalle larghe, occhi scuri, mani grandi e ben curate, forte, ma non grasso. «Credo che questo modello, a doppio petto, le stia benissimo, ma bisognerebbe vedere il vestito della sua dama per avere il quadro perfetto». Esterno quel suggerimento, mentre sono al suo fianco, con la conseguenza che la mia immagine viene riflessa nello specchio. Lui mi osserva, si gira, mi prende per mano e mi mette alla sua sinistra in assoluto silenzio. «Adesso che ci penso: io non ho una dama da portare con me e questo è un serio problema». Parla seguitando a guardare la nostra immagine riflessa nello specchio. «Senta, le faccio una proposta. Le do cinquemila euro, più tutte le spese necessarie, se mi accompagna. La prego, non le farò alcun male, non la sfiorerò con un dito, dormiremo in camere separate, lei dovrà essere solo una silenziosa compagna al mio fianco». Parla con un tono di supplica. Lo guardo allibita. Ne ho ricevute di proposte, offerte e anche ingenti somme di danaro, ma non certo per fare da dama di compagnia e poi, chi lo conosce? Scuoto il ...
    ... capo, non mi va. «Mi scusi, ma non posso accettare; io sono sposata e che gli racconto a mio marito?» Ribatto con voce serena e discreta. «Signora, mi scusi se insisto, ma sono assolutamente nei guai; non mi abbandoni la prego! Parlerò con suo marito e, se vuole, può venire anche con noi, ma deve essere la mia dama; la prego, lo chiami, che ci parlo io». Ribatte con un tono fermo e risoluto. «Non ho bisogno di chiamarlo, è l’autista della vettura che lo ha portato qui». Rispondo sorridendo. Lui esce e poco dopo torna con Luca, gli spiega garbatamente la cosa e chiede il suo consenso. Luca mi guarda: è consapevole che la cosa è molto strana, ma lo è di più considerando il fatto che quei soldi ci farebbero assolutamente comodo. «Amore, se vuoi andare, vai; io però non posso venire: sono fuori a noleggio con la squadra di basket e poi, tu questo sabato non lavori, quindi decidi tu: mi fido di te». Così la decisione ritorna in mano mia. Il nostro siparietto ha attirato l’attenzione di Elisa, che si avvicina mentre Luca esce per tornare nella macchina, anche allo scopo di evitare qualche multa. Mi giro verso il cliente e, facendo finta di sistemare un bottone, gli dico sottovoce: «Quella non deve sapere nulla». Faccio le presentazioni e scopro che lui si chiama Lorenzo. «Signora, giusto lei volevo. Vede ho una moglie che ha la sua stessa corporatura ed aspetto, ma non la bellezza di questa signora. Sono consapevole che vi chiedo una cosa che esula dal vostro normale lavoro, ma vorrei ...
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