L’incidente (cap.4)
Data: 24/05/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Tradimenti
Autore: steve69, Fonte: RaccontiMilu
... sua madre, ora capiva il trasporto che John provava nei suoi confronti.
– Non tentare più di baciarmi! Non farmelo ripetere più!!! – La voce di Thomas era perentoria. – Ora concludi il tuo lavoro in fretta, domani devo partire presto per un lungo viaggio in Lapponia, ho un gruppo di turisti che hanno prenotato una gita in quella zona. Dimostrami il tuo amore, stronza, fammi vedere come sei brava a fare i pompini, dovevi fare questo per mestiere
Detto questo infilò il suo cazzo violentemente in gola di Sofia, che seppur motificata incominciò a succhiare e leccare avidamente, la stanza precipitò in un grande silenzio; non si sentivano che i rigurgiti di Sofia che si infilava in bocca il cazzo del marito. Pochi secondi e poi l’orgasmo di Thomas accompagnato da un urlo animalesco. Il viso di Sofia era stato colpito da un abbondante fiotto di sborra che lei si portava in bocca per assaggiarne il sapore.
– Quanto sei cagna! – Thomas le diceva queste frasi ingiuriose mentre si abbottonava i pantaloni maldestramente e si avviava verso la camera da letto lasciandola in ginocchio sul pavimento davanti a lui. – Rimetti in ordine e raggiungimi a letto presto, ma attenzione a non fare rumore, cerca di non svegliarmi che sono già parecchio incazzato.
– Ti prego, continuiamo, ho bisogno di te, è da parecchio che non facciamo l’amore e io non ho raggiunto nemmeno un orgasmo… – non fece in tempo a continuare che fu colpita da un ceffone del marito.
– E tu lo chiami fare ...
... l’amore, sei proprio una troia senza rimedio!!! Non sei degna di utilizzare quel termine, sei solo il mio sfogatoio, dopo tutto resti una gran pompinara, se vuoi recuperare il nostro rapporto devi continuare a fare quello che ti dico io hai capito??? E vatti a lavare la faccia, sembri proprio la zoccola che conobbi in Spagna con tutto quella sborra che ti cola dal viso.
Noemi ascoltava raggelata queste frasi tremende che il padre stava rivolgendo alla madre, avrebbe voluto intervenire quando vide il padre dirigersi verso di lei per raggiungere la sua camera da letto. Si nascose alla ben e meglio nell’oscurità del corridoio vide il padre passargli accanto visibilmente agitato, entrare in stanza e chiudere la porta alle sue spalle. Rimase in quella posizione in silenzio qualche minuto, il tempo giusto perché Thomas si addormentasse e incominciasse a russare. In tutto questo tempo Sofia non si era mossa dal salone, era rimasta lì, seduta sul divano, intenta a piangere. Era arrabbiata con suo padre, qualsiasi cosa avesse potuto aver fatto la madre non si meritava quelle frasi. Con lei e il fratello era stata sempre di una dolcezza fantastica, li colmava di mille attenzioni, come il minimo ora doveva cercare di confortarla, di fare capire alla madre che era dalla sua parte.
Si mosse quatta quatta verso di lei i sospiri della madre coprivano il rumore dei suoi passi giunse davanti al divano non fece in tempo a proferire verbo che la sua presenza fu avvertita dalla madre che si mosse ...