1. Torture


    Data: 24/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: ares, Fonte: RaccontiMilu

    Ti invito a casa mia, una sera. Sarebbe stata la tua fine, ma non lo immaginavi neanche… Tutto è perfetto, la cena leggera, il vino, l’atmosfera. Ci vogliamo, e tanto. A metà conversazione, senza motivo apparente, voliamo addosso l’una all’altro. Si inizia in salotto: baci, palpatine, sfregamenti… la voglia che sale. Ti ritrovi nuda e decido che è il momento. Senza altre parole, ti prendo in braccio e ti porto delicatamente sul letto, ti faccio sdraiare, ho già preparato tutto. Ti lego le mani con delle corde fissate agli angoli del letto, vedo il tuo sguardo di puro desiderio misto a quella leggera delicata paura, dopodichè ti bendo in modo che tu veda il buio e nulla più. La tortura che avevo programmato può avere inizio, una tortura di desiderio e piacere che non avresti dimenticato per tutta la vita. Mi spoglio, e senza fare rumore mi fermo in piedi al bordo del letto. Sei meravigliosa nella tua nudità, dalla punta dei capelli alla fessura carnosa che risplende in mezzo al tuo bacino. Mi parli, mi chiedi dove sono, ma nell’assoluto silenzio non rispondo. Guardo il tuo viso, giri piano la testa cercando di captare il più piccolo rumore per individuarmi. Percepisco la tua ansia, ma io rimango immobile e silenzioso: “La tortura è appena all’inizio mia cara, mi desidererai così tanto da impazzire” penso. Lentamente mi inginocchio, non voglio che il contatto con il mio corpo ti dia dei punti di riferimento. Incomincio a sfiorarti con le mani. Tocchi lievi e veloci, una volta ...
    ... sul viso, una volta sul collo, una le gambe, una l’inguine, un’altro sul seno. Cosi faccio anche con i baci, piccoli baci sfuggenti che ti do in ogni parte del corpo, ogni lento bacio è un piccolo brivido, la pelle si arriccia sotto le mie labbra. Carezze e baci che per te sono come sferzate, frustate improvvise di piacere, non puoi sapere dove colpirò ed il tuo corpo è teso come le corde di un violino in attesa dell’ennesimo colpo. Sono estasiato dal potere che ho in questo momento su di te, il tuo respiro è profondo, il tuo viso teso. Ansimi sommessamente tra un colpo e l’altro, ed ogni qual volta le mie labbra baciano i tuoi seni, piuttosto che il ventre, o la mia mano sfiora le tue cosce o la carne della tua luccicante fessura, il tuo corpo si contorce in uno spasmo, un brivido. Quando ti bacio in un punto, posso osservare la pelle sollevarsi, come quando si ha freddo, ed espandersi in un brivido di piacere. Ho il cazzo che pulsa, vorrei scoparti subito, ma più di tutto voglio vederti soffrire. La tortura di baci e carezze è lunga e prolungata, il tuo corpo si contorce sempre di più, ad un certo punto parli: “Basta, scopami! ti voglio dentro di me!” La mia tortura sta dando i suoi frutti. Non rispondo subito, avvicino la bocca alla tua dolce fighetta e questa volta con decisione infilo la lingua dentro le grandi labbra e platealmente do una profonda… lenta… lunghissima leccata! …gemi. Aperta, calda e piena di umori profumati che colano come gocce di rugiada. Lecco piano ma ...
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