La morte e la scomparsa delle modelle viene da Facebook: il boss della mafia russa
Data: 20/05/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: padronebastardo, Fonte: EroticiRacconti
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La festa avvenuta a casa del manager bresciano ebbe una vasta eco soprattutto nel web e Marco fu sommerso da molte richieste per le ragazze, ma fu colpito soprattutto da una: venivano chieste quattro ragazze per tutta l’estate per un boss della mafia russa, la remunerazione sia per l'agenzia sia per le ragazze era veramente notevole, si potrebbe dire spropositata, ma le ragazze avrebbero rischiato molto infatti l’utilizzo delle parole e dei segnali di sicurezza con questi soggetti non sono una cosa così facile, così come i pericoli per le ragazze nell’affidarsi a soggetti di questo tipo per i quali la vita umana ha un valore molto relativo.
Alla fine l’interesse e il cinismo di Marco ebbero la meglio e selezionò le quattro ragazze che avrebbero dovuto raggiungere la villa dell’uomo in Kazakistan.
Marco scelse la merce in modo molto accurato e variegato le prescelte furono: Marika, venticinque anni, seno non grandissimo terza misura, culetto a mandolino molto alta, Clara bellezza mediterranea quinta di reggiseno, Federica bionda longilinea svedese fisico da modella, Aiko giapponese longilinea con una quarta di reggiseno, ma rifatto.
Le quattro ragazze furono interdette quando vennero a sapere quella che sarebbe stato la loro destinazione, ma nessuna di loro era ispirata da nobili ideali e da valori se non quelli monetari e con quello che avrebbero guadagnato avrebbero potuto ritirarsi e ...
... vivere di rendita per tutta la vita, quindi alla fine decidono di accettare.
La settimana dopo le ragazze partirono per la villa del boss che si trovava a qualche chilometro da Astana, l’accordo con Marco è che sarebbero state testate prima di accettarle e versare i soldi sul conto corrente dell’agenzia e questo sarebbe avvenuto a una festa che si sarebbe tenuta nella sua villa il fine settimana.
La dimora impressionò le ragazze praticamente era grande come una città di medie dimensioni, con muri di cinta altissime, scagnozzi di guardia a ogni angolo, e l’abitazione vera e propria era protetta da un ulteriore muro di cinta, anche avessero cambiato idea scappare da lì era praticamente impossibile.
Una volta entrate nell’edificio furono separate, destinate ognuna alle proprie camere rigorosamente separate e fu loro ordinato di indossare i vestiti che si trovavano sopra il letto, dopo di che avrebbero dovuto raggiungere il salone dove sarebbe cominciata la festa: si trattava di una minigonna che stava sopra le ginocchia con apertura sul retro che lasciava il sedere nudo e un perizoma nero.
Sebbene le ragazze non erano sicuramente delle crocerossine non si erano mai vergognate tanto come dover vestirsi in un modo così sconcio.
Una volta indossato il cosiddetto miniabito si recarono nell’enorme salone dove si sarebbe tenuta la festa dove erano presenti una decina di uomini con delle facce orribili probabilmente scagnozzi del boss e una ventina di ragazze probabilmente ...