1. Capitolo 1: Il vicino


    Data: 17/05/2023, Categorie: Racconti Erotici, Autoerotismo Voyeur Autore: Delyar, Fonte: RaccontiMilu

    ... poi giù, verso le tette, mentre l’altra aumenta il ritmo del sex toy dentro di me.
    
    Lo guardo di nuovo. Sta impazzendo. Ha la mano su un’erezione portentosa imprigionata nei pantaloni. Lui non può certo tirarselo fuori: il suo balcone si vede dalla strada, dalle altre case intorno. Solo la mia finestra è il suo schermo privato. Solo che io sono in carne ed ossa e mi sto masturbando apposta per lui, solo per lui.
    
    Voglio farlo impazzire: questo è quello che penso mentre mi metto a quattro zampe sul divano. La testa rivolta verso il mio pubblico silenzioso, le tette appoggiate sul bracciolo e il culo bello alto come se aspettasse solo di essere riempito. Ma lui non può vederlo: gli mostro la mia faccia allupata, con la lingua di fuori come le peggiori cagne in calore. Gli faccio vedere le tette e il mio corpo flessuoso, la curva alta del sedere ma il resto è rivolto verso l’interno di casa mia: non può vedere il dildo fradicio di umori che continuo a far affondare dentro di me.
    
    Sono consapevole che per nulla al mondo adesso staccherà gli occhi e io comincio a cavalcare il mio giocattolo sotto il suo sguardo. L’orgasmo arriva all’improvviso. ...
    ... Sento il mio corpo invaso da un’onda di piacere incontrollabile, sento la figa contrarsi e risucchiare il dildo dentro di me mentre lo spingo con forza. Si capisce bene che sto venendo e vedo che anche lui lo capisce: lo guardo mentre sento la mia figa spruzzare sulla mano che continua in un movimento forsennato. Lui capisce che sono al culmine del piacere e sembra fuori di sé: vorrebbe entrare a segarsi, ne sono certa, ma non può staccare gli occhi dallo spettacolo che gli sto offrendo.
    
    Sento l’orgasmo scemare piano piano, molto lentamente. Vorrei continuare a sbattermi ma lascio che il vibratore fradicio di umori esca da dentro di me. Guardo lui, paralizzato sul balcone, mentre mi faccio scivolare in bocca il giocattolo umido e lo ripulisco come se stessi facendo un pompino da oscar al suo uccello. Alzo lo sguardo, mi lecco le labbra, provocante.
    
    Mi tiro su, lentamente. Gli mostro il mio corpo con una piroetta e raggiungo il blocchetto che tengo appeso sul frigo. Scrivo grande, con un bel pennarello nero. H 22
    
    Penso che il buio sarà nostro amico, questa notte. Forse più mio. Si sa che con la luce interna si vede tutto molto meglio.
    
    Continua… 
«12»