Sedici anni - Capitolo 5
Data: 16/05/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Prime Esperienze
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Capitolo 5
Il lago calmo poteva essere visto oltre il bordo del tetto ed una meravigliosamente fresca brezza estiva soffiava dall'acqua quando sporsi la testa dalla finestra, sorprendendo Alessandro. La casa era casa vuota e l'avevo trovato seduto sul tetto che guardava un gruppetto di bambini che si stavano schizzando e giocavano sulla spiaggia. Scavalcai il davanzale, lo raggiunsi e gli diedi un lento e lungo bacio. Qualche volta era la cosa più dura al mondo, camminare per la strada, stare seduto con lui o andare in giro con gli amici e non poter mettere le mie braccia intorno a quella piccola vita graziosa e magra e stringerla a me. Ero così perdutamente innamorato e volevo mostrarglielo ogni secondo del giorno.
"Vieni per fare l’amore prima che vada a lavorare? " chiese allegramente. Sorrise e tentò di guardarmi negli occhi ma gli occhiali da sole glielo impedirono, erano la mia protezione dai suoi occhi pieni di desiderio. Ultimamente sembrava che ogni volta che i nostri occhi si incontravano, finivamo nudi, a fare l’amore dolcemente e lentamente. Sorrisi notando che la sua faccia era praticamente guarita a parte una piccola ecchimosi intorno all’occhio destro.
"Non lo so, mi fa ancora male la schiena per averlo fatto in macchina l’altra sera."
"Tu non mi ami", disse arrabbiato "Rendimi l’anello."
"Non me lo tolgo mai", dissi ridendo, "
Ma ambedue sapevamo che stuzzicarlo era solo un altro modo di mostrare il mio affetto per lui.
"Quindi cosa ...
... farai mentre io laverò pentole?”, chiese rivolgendomi un sorriso scherzoso, evidentemente geloso che io passassi la sera da solo.
"Alberto mi ha invitato ad andare ad una festa con lui, dovrò accettare, l’ho visto raramente le scorse settimane, chissà che non trovi qualche cosa di interessante."
Alessandro mi diede una piccolo schiaffo sulla nuca e rientrò attraverso la finestra. Si tolse la camicia e la lanciò fra gli altri vestiti sparsi sul pavimento della camera. Io lo seguii in bagno e
alla fine lo circondai con le mie braccia, deponendogli un piccolo bacio sulla nuca e strofinando la faccia nei suoi capelli. Lo tenni stretto tirando con forza le sue scapole contro il mio torace, le mie mani sul suo caldo stomaco liscio. Lui girò la testa e le nostre labbra si incontrarono. Le mie mani erano ora sul suo torace, sulla pelle morbida a sentire le increspature e le curve dei suoi giovani muscoli, mentre lo tiravo contro di me. Le sue mani presero le mie anche e la sua bocca si aprì emettendo un sospiro quando la mia mano scivolò nei suoi pantaloncini. Foggiai a coppa il suo attrezzo che irrigidì nella mia mano, limitandomi a tenerlo e godendo il suo calore. Lui aprì i begli occhi marroni, guardò nei miei ed io capii che avremmo fatto di nuovo l’amore. Lui chinò indietro la testa contro la mia spalla e si lamentò piano mentre io muovevo ritmicamente la mano sul suo cazzo.
"Oh merda! E’ giusto?" chiese indicando l'orologio di fronte a noi. "Dannazione, sono in ...