1. Matilde 07-11 - lo show per lui (agosto 2004)


    Data: 27/07/2018, Categorie: Etero Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    ... non fai niente, mi guardi e basta. Mi guardi mentre mi pompo pensando a te. Ed è una cosa che è tutto il giorno che ho voglia di fare.
    
    Mi accomodo sul letto, guardandolo. Si dà delle strofinate piuttosto rudi, ha il corpo teso, non si è neppure tolto la camicia. Più si masturba più io mi bagno la figa, peraltro non asciutta neppure prima. Osservo il suo desiderio, la gioia dei suoi sforzi, il respiro sempre più rapido. I miei capezzoli sono sempre più duri e premono sul top. Poi, quando il viso gli si contorce in una smorfia, capisco che è molto vicino. Dio, come vorrei prenderlo in bocca e farmi venire in gola... Dio come vorrei che me lo sbattesse dentro e mi scopasse con la stessa energia... A fatica mi trattengo dal toccarmi. Beh, almeno posso avvicinarmi, in modo da essere schizzata in faccia. E quando succede, fiotti di sborra vanno a colpirmi il viso e la bocca che tengo apposta aperta. È venuto tanto, lo vedo e lo sento in faccia.
    
    Dopo un po’ lui mi bacia, leccando e trangugiando il suo stesso sperma, quello che non sono riuscita a inghiottire io. Adesso la voglia di esibire il mio orgasmo di fronte a lui è smisurata. Devo farlo, e subito. Mi tolgo il top, mi faccio scivolare giù gli shorts. Mutandine non ne ho addosso. Sto muovendomi lentamente, perché questo è soprattutto uno show per lui. Mi inginocchio a gambe larghe. Spero che questo gli faccia arrivare un’erezione al più presto.
    
    Mi metto un dito in bocca e lo mando su e giù insalivandolo. Con l’altra ...
    ... mano mi pizzico un capezzolo, passo il mio peso da un ginocchio all’altro, nell’attesa. La figa mi sta colando. Continuo ora su tutti e due i capezzoli, ormai durissimi.
    
    - Ti piaccio, amore?
    
    - Sei una figa pazzesca...
    
    - Ora vuoi che goda per te...?
    
    - Oh, sì... fallo.
    
    Decido di accarezzarmi prima tutto il corpo, sento quanto sono morbida sulle braccia, sulle spalle e soprattutto sullo stomaco e sulla pancia. Abbasso la schiena fino ad appoggiarla al letto, la figa bene in vista. Una rana a pancia su. Mi tocco l’inguine, piano, arrivando lentamente al clitoride. Con l’altra mano mi separo le labbra per fargli vedere la carne rosa fradicia. Non ho fretta. Ho deciso che questo dev’essere soprattutto uno spettacolo, più che la ricerca di un orgasmo.
    
    Ora però mi penetro, con un dito. Dentro e fuori, piccoli movimenti. Mi piace farmi con le dita, anche se a volte le vorrei avere più lunghe. Improvvisamente sento un peso sullo stomaco. Con la mano libera afferro il dildo che Michele ha messo lì senza una parola. È il segnale. Ora sia io che lui vogliamo il godimento. Mi spingo dentro l’oggetto, per un attimo penso a quando lo facevo un’ora fa, da sola. Lo tiro fuori, lo lecco, lo rimetto dentro, guardo Michele di sottecchi e vedo che si è preso ancora il cazzo in mano.
    
    Gioco con il dildo, m’immagino le grandi labbra che si muovono, tendendosi e rilasciandosi nel moto di penetrazione e di ritorno... so quanto lo eccita...
    
    - Dai, amore... continua così... - mi ...