1. Jack e Carlo (Quarta parte)


    Data: 13/05/2023, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Carlo era ancora sdraiato sul letto quando sentì un scoppio improvviso di musica; per un momento rimase confuso finché non comprese che si trattava del telefono. L'afferrò dal comodino di fianco al letto e l'aprì senza guardare di chi si trattasse.
    
    “Pronto?” Disse tirandosi addosso il piumino.
    
    “Ehi Carlo, sono io.” Rispose Max , la sua voce non mostrava alcuna emozione.
    
    Carlo non ebbe bisogno di chiedere chi era, lo riconosceva dalla voce. “Ciao. Te ne sei andato questa mattina?”
    
    “Doveva andarmene e non volevo svegliarti.” Disse Max con noncuranza.
    
    “Perché mi chiami?” Sospirò pesantemente Carlo; non voleva entrare nel problema voleva solo finire velocemente.
    
    “Sono stato stupido questa notte, vuoi dimenticarlo?”
    
    Era il modo di chiudere la questione ma Carlo si morse un labbro ed esitò prima di rispondergli. Fino a quella mattina non aveva pensato a Jack in alcun altro modo se non come amico ma ora le cose erano diverse. “Sì, dimenticherò.” Borbottò.
    
    “Cosa stai facendo, baby?” La voce di Max perse il suo tono duro e divenne civettuola.
    
    L’uccello di Carlo si indurì immediatamente al solo suono di quella voce e sorrise, aveva bisogno di distrarre la sua mente da Jack. “Adesso? Sono a letto, nudo e fottutamente duro.” Rispose tentando di distrarsi dal pensare di nuovo al suo amico.
    
    Max rise con la sua risata gutturale. “Oh sì? Vuoi che venga lì?”
    
    “Faresti bene, sono così fottutamente eccitato.”
    
    “Sono già in viaggio.” Disse Max chiudendo la ...
    ... comunicazione.
    
    Dopo poco bussarono alla porta e Carlo andò per aprire; era nudo ed il suo corpo ben fatto aveva un aspetto più fantastico che mai. L'argento che gli forava il capezzolo ed i tatuaggi sul torace davano al diciannovenne una sembianza provocantemente pericolosa. Aprì la porta e Max sorrise furbescamente, i suoi occhi guizzarono sul corpo dell’amico, chiuse la porta e lo baciò rudemente sulle labbra. Carlo gemette mentre il corpo del ragazzo si pigiava contro il suo facendoglielo diventare ancora più duro. Sentiva la protuberanza nei jeans di Max ed abilmente glieli sbottonò e aprì con una mano facendoli cadere sul pavimento.
    
    Max si tirò via la t-shirt mentre usciva da boxer e jeans e tirò di nuovo Carlo a se carezzandogli il torace e baciandolo profondamente. Carlo avvolse le braccia intorno al suo collo e lasciò che il piercing della sua lingua strofinasse contro la lingua di Max, sapendo quanto lui amava quella sensazione.
    
    Poi si tolse dalle labbra del ragazzo e si girò per andare verso la camera da letto ma Max gli prese una mano e non si mosse. “Voglio incularti proprio qui sul pavimento.” Gli mormorò eccitante in un orecchio: “Mettiti in ginocchio, baby.” Chiese guardandolo negli scuri occhi marroni.
    
    Carlo fece come gli era stato detto e si mise su mani e ginocchia sul pavimento, il tappeto era fastidioso sotto la pelle nuda ma non ci fece caso. Inginocchiandosi dietro di lui, Max gli allargò le natiche inalando il profumo di cui era dipendente e si ...
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