1. Vieni che ho bisogno di svuotare le palle


    Data: 26/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: CULOAPERTOX, Fonte: Annunci69

    Questo racconto risale ad alcuni anni fa era inizio estate ero sul sito "annunci69" mi scrive uno dicendomi: " vieni a casa mia che ho le palle piene da svuotare nel tuo culo".
    
    Peresi accordi con uno scambio di messaggi abitava poca distanza mi diede il telefono e l'indirizzo e mi disse che mi stava aspettando di fare in fretta.
    
    Come mia abitudine mi feci un accurato lavaggio intestinale con il doccino finito presi l'auto e mi recai da lui.
    
    Arrivai da lui nel primo pomeriggio, gli mandai un messaggio che ero sotto casa e mi disse di salire da lui che mi aveva lasciato la porta socchiusa.
    
    Arrivo apro la porta, mi accolse nudo, con le palle gonfie al vento e il cazzo lungo almeno ventidue cm e già bello duro.
    
    Richiusa la porta mi tirò a se infilandomi la lingua in gola. Mi piaceva il suo ardore.
    
    Ricambiai di gusto, toccandogli il cazzo che mi da tanto mi mancava. Il porco mi toccava, mi palpava, mi strizzava le natiche.
    
    Poi, afferratomi per un braccio, mi tirò via da lui. "Spogliati troia ", mi disse guardandomi con gli occhi lucidi dal desiderio.
    
    Obbedii. Completamente nudo mi lasciai guardare, lui mi girò qualche volta in torno fino a tornarmi davanti. "mettiti in ginocchio", mi disse , "e succhia!".
    
    Feci come mi era stato detto, afferrai quel bel cazzo e lo presi in bocca, gli toccavo le palle mentre, diligentemente, lo spompinavo.
    
    Ma ben presto divenni solo un buco, mi afferrò la testa e iniziò a scoparmi la bocca senza troppi ...
    ... complimenti.
    
    "Ho voglia di fottere, ho le palle che mi fanno male tanto sono piene", disse, così mi fece rialzare e mi spinse contro a un tavolo.
    
    Mi appoggiai e inarcai la schiena bel felice di sacrificarmi al suo piacere. "montami bene" gli dissi con fare ammiccante.
    
    Muovevo il culo nella sua direzione, in risposta ricevetti due begli schiaffi sulle natiche. "Siiiii...porco" gemetti eccitato.
    
    Lo sentii sputarsi su una mano e poi spalmarmi la saliva sull'ano, per un paio di volte.
    
    Mi penetrò con un dito, poi con due, mentre mi infilava le dita dell'altra mano in bocca.
    
    "Ti piace troiona eh?", diceva, lo assecondavo i suoi movimenti sempre più eccitato. Quando tirò fuori il dito disse "hai una bella figa anale aperta puttana, ora te la scopo e te la riempio di sborra".
    
    Feci come mi era stato ordinato guardando il porcone negli occhi, "sono una troia la tua puttana obbediente da usare quando vuoi".
    
    "Ora ti inculo!", disse il porcone spingendomi in giù, si lubrificò il cazzo e mi lubrificò bene il buco culo con la sua saliva.
    
    Mi pianto la grossa cappella in mezzo al culo e iniziò a spingere, finalmente la cappella forzò senza troppi complimenti il mio ano, e mi fece scivolare tutti i ventidue centimetri del suo cazzo dentro e iniziò a stantuffarmi.
    
    Mi sentivo incredibilmente pieno, ansimavo forte, con una mano mi afferrò i coglioni e me le strizzò un po'.
    
    "Fottimi, fottimi, bene il culo", gli ripetevo come, fu rapido e brutale era arrapato, mi riempii con il suo ...
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