1. Il pisellino della zia.


    Data: 20/04/2023, Categorie: Incesti Autore: goldenoro69$, Fonte: EroticiRacconti

    Poco dopo la mia nascita, mamma ha dovuto riprendere il lavoro e chi si occupava di me era la zia Marisa. Lei aveva diciotto anni quattro meno di mamma e provvedeva a darmi da mangiare, cambiare il pannolino e tutte le altre cure che può richiedere un neonato. Man mano che crescevo volevo stare sempre di più con la zia e meno con mamma. Mi chiamava "pisellino" mentre io la chiamavo Isa e poi zia Isa era più comodo. Successe che mi diplomai e la zia mi chiamava sempre pisellino anche davanti ai miei compagni i quali a volte mi prendevano in giro salvo poi a costringermi a tirare fuori il cazzo e far vedere il pisellone. La zia Marisa aveva anche provveduto alla mia pulizia ma fino a quando non acquistai una mia autonomia, pertanto aveva perso il senso della misura del pisellino. Un pomeriggio ero sul letto e non so per quale motivo ero eccitato ed il cazzo mostrava tutta la sua grandezza. Ero vestito comunque si vedeva solo la forma ed entrò la zia Marisa che parlava di altro e quando girò gli occhi verso il mio cazzo smise di parlare.
    
    "Zia stai bene"? "Si si sto bene" Non toglieva più gli occhi dal mio cazzo. "Zia perché mi guardi? mi fai vergognare" "Tesoro della zia e pensare che ti chiamavo pisellino, altro che pisellino, restando sempre tra i legumi era meglio chiamarlo fava". Va detto che la zia si era sposata con Arturo, che era un suo ex compagno di scuola. Nessuno era d'accordo che sposasse Arturo perché lei, era una bellissima ragazza, mentre lui di bello aveva ...
    ... solo i soldi, e forse lei scelse proprio quello.
    
    Dopo quella dimostrazione della grandezza del mio cazzo la zia Marisa aumentò di colpo la frequenza delle visite a casa nostra e quando poteva si avvicinava sempre di più.
    
    Successivamente lo confessò che mi stava vicino per eccitarmi e voleva rivedere la forma del mio cazzo. Non pensavo arrivasse a tanto anche se il cazzo nella mia famiglia era come il sale nella minestra, non mancava mai.
    
    Un pomeriggio ero seduto sulla poltrona ed arrivò lei e si mise subito attaccata a me. Ero con i pantaloncini corti e non che lei fosse molto vestita, però gesticolava ed a volte toccava la mia gamba, prima la toglieva subito e dopo la tratteneva un pò di più.
    
    "Zia non puoi immaginare quando ti voglio bene ma se mi tocchi, non io, ma il mio "pisellino diventa accrescitivo" "Ah ah ah e se diventa accrescitivo come si chiama" "Zia si chiama pisellone" "e se dispregiativo"? " Zia sarebbe cazzaccio ma preferisco chiamarlo cazzo" Altra risata sguaiata ed appoggiò la mano proprio sul cazzo che in un batter d'occhio divenne signor cazzo. Tesoro della zia liberalo un pochino fai vedere alla zia se si ricorda come è fatto" Di fatto tirai giù i pantaloncini ed il primo commento fu "E' il doppio di quello dello zio Arturo" "Zia tesoro non sai quante volte l'ho baciato e se lo baciassi anche ora che diresti" ? "Zia per il bene che ti voglio lo puoi considerare di tua proprietà" "Sei il tesoro della zia" Lo impugnò delicatamente e se lo passava ...
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