Alessandra, una pornostar rapita e fottuta in un f
Data: 20/04/2023,
Categorie:
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... nulla, però almeno qualcosa da mangiare si può procurare. Ma hai visto come ti guardava? Certo che potevi almeno ricomporti un attimo, ci mancava solo che ti saltava addosso davanti a me" rispondo io. "Ma dai smettila, guardare ma non toccare, e poi almeno si è rifatto un po' gli occhi poverino, chissà se ha mai visto un corpo di donna italiana" "Ma sai che sei davvero una civetta? Comunque vedi di stare attenta, perchè non ci vuole niente che te lo ritrovi davanti al portone, e se sei sola un po' mi preoccuperei fossi in te" "Ma dai amore, cosa vai a pensare, e poi sembrava così dolce, sono sicura che non è come pensi tu" "Speriamo" ribatto un po' sull'incazzereccio "non ho per niente voglia di portati al commissariato per stupro subito, la devi smettere di comportarti come se tutti fossero dei santi a questo cazzo di mondo" La breve parentesi ci aveva comunque svegliati dal torpore ipnotico in cui eravamo sprofondati, e aveva eccitato entrambi. Vedere mia moglie così seminuda mi aveva fatto tirare l'uccello da matti, così senza pensarci due volte l'ho presa sul divano, lasciando scorrere la fantasia a briglie sciolte. Uccelli di dimensioni enormi la trapanavano ovunque, sandwich e gang bang si alternavano nella mia mente, dove io ero spettatore incredulo ed ammutolito dal piacere. Godemmo entrambi come due forsennati, scambiandoci i nostri pensieri più sconci fatti di doppie penetrazioni e sodomie selvagge.
L'indomani andai di buon ora al lavoro, salutando la mia ...
... consorte, che si attardava ancor a letto prima di sbrigare le faccende di casa. Al lavoro non facevo altro che pensare a Said, sperando nel mio cuore che si presentasse a casa proprio mentre non c'ero, e che costringesse quella porcona di mia moglie a soddisfarlo in tutti i modi. Era un tarlo che mi trapanava il cervello, al solo pensiero l'uccello si svegliava dal torpore del lunedì e diventava turgido, non ne potevo più. Dopo pranzo alla mensa dò uno squillo a casa che trova risposta immediata "Pronto?" "Ciao sono io. Come va? Ho finito di pranzare ora torno in ufficio" "Ciao tesoro qui il solito tram tram, ho appena finito di pulire casa. Ha chiamato mio fratello, mi ha chiesto se stasera ceniamo con loro" "Ok, digli che va bene, ci vediamo stasera allora, non penso di fare tardi. Ciao a dopo" "Ok a stasera allora" Nel momento di attaccare il telefono, ho percepito in maniera nitida il campanello di casa che suonava. Chi cazzo era? Un turbine di pensieri si avvicendavano nella mia mente. Chi poteva essere? Said? Qualche parente? Ero in preda ad una strana eccitazione, dovevo sapere. Telefono immediatamente in ufficio accampando una scusa patetica riguardo al pranzo in mensa, dovevo assolutamente tornare a casa, dovevo sapere e vedere. Mi precipito in macchina, metto in moto e mi avvio verso ciò che spero sia una intrigante sorpresa. Fortunatamente lavoro a pochi chilometri quindi in 10 minuti sono arrivato. Mi fermo un po' prima, non voglio che mi senta nessuno, non voglio che ...