1. Coinvolgente espediente


    Data: 19/04/2023, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... po’ di croccantini e con la sensazione d’essere a casa di qualcuno a me completamente estraneo.
    
    Rapidamente smisi di far volare la mia fantasia, perché era tempo d’affaccendarmi nelle cure del felino. Terminate le operazioni d’economia domestica decisi di coricarmi per un’oretta sul letto tentando di rigenerarmi e magari compiere una pennichella. Sopra il cuscino, sul lato destro del letto, c’era una tuta da ginnastica che non poteva certo appartenere a Erica, in quanto lei essendo così mingherlina non avrebbe mai indossato un indumento che all’apparenza mi sembrava di taglia cinquanta. Mi sdraiai in conclusione sul letto e spostai la tuta per non stropicciarla ulteriormente, osservandola bene notai che apparteneva all’inquilino, in quanto Erica si era dimenticata di dirmi il suo nome. Se fossi stata più ferrata nella materia avrei potuto cercare d’indovinare qual era il profumo che usava, comunque ero lì per riposare e in pochi minuti m’assopii.
    
    Il giorno dopo non feci in tempo a passare da casa sua, malgrado ciò mi tranquillizzava il fatto di sapere che la gattina avrebbe avuto la sua razione giornaliera di poltiglia dall’amico invisibile. Il venerdì, invece, ebbi qualche ora libera e decisi di trascorrerla facendo compagnia alla gattina. Quando entrai nell’appartamento di Erica percepii ancora la fragranza tipica del suo temporaneo inquilino, naturalmente potevo notare chiari segni della sua permanenza in quella casa: tazzine del caff&egrave lasciate nel ...
    ... lavandino, un mozzicone di sigaretta spento e abbandonato nel posacenere, un maglione sgualcito sul divano e il lettone accomodato frettolosamente. Aprii un poco la finestra della camera per arieggiare e mi distesi sul letto per dedicarmi a una delle mie attività preferite: la pennichella pomeridiana. Improvvisamente mi venne l’idea di lasciare una mia tangibile impronta, una mia traccia all’amico sconosciuto, così come lui probabilmente del tutto involontariamente compiva con me.
    
    Io desideravo fargli provare le stesse sensazioni al suo rientro in quella casa facendogli avvedutamente percepire la mia presenza, l’odore del mio corpo immaginandolo intento a visualizzarmi vagante per quegli stessi spazi in un altro tempo, in tal modo il gioco incominciò. Il sabato seguente andai da Erica, o meglio a casa sua, lei infatti in quel preciso momento se ne stava al sole su qualche spiaggia caraibica, io mi spogliai, mi spruzzai generosamente sul corpo nudo il mio profumo preferito e m’infilai sotto le lenzuola. Strofinai tutto il mio corpo su quel tessuto affondando la faccia nel cuscino. Rimasi lì tranquilla per un po’ di tempo, dopo mi feci una doccia sapendo che il vapore acqueo da essa sprigionato avrebbe bagnato la finestra e le piastrelle del bagno, successivamente m’asciugai con quello che presumevo fosse il suo accappatoio, dal momento che era largo e lungo, di certo non poteva appartenere alla mia migliore amica. Prima d’uscire per ritornare alle mie faccende lavorative spruzzai ...
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