1. 18 - Il Collegio (Parte IV) Anna viene sverginata e impara a fare i pompini.


    Data: 17/04/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Ivofosco, Fonte: EroticiRacconti

    ... spingendoglielo ogni tanto più profondamente in gola. Purtroppo aveva il palato stretto e quando la cappella superava l’ugola il conato era assicurato. Da bravo bastardo le bloccavo la testa e utilizzavo il momento successivo, quando la faringe si rilassa, per spingerglielo in gola e farglielo ingoiare quasi tutto. Ovviamente dopo averglielo affondato dovevo pagare lo scotto di farmi vomitare sul cazzo e sulle gambe bava e succhi gastrici.
    
    -SEI UNO STRONZO!... MI SOFFOCHI E MI FAI VOMITARE ANCHE L’ANIMA!
    
    -Tranquilla, ti devi rilassare, respira con il naso e resta in apnea per qualche secondo. Il cazzo è lungo più della tua cavità orale e la cappella è più larga del palato e per inghiottirlo tutto devi farlo arrivare in gola. Tira indietro la testa più che puoi e riproviamo.
    
    -NO!... TI PREGO!... NON VOGLIO!
    
    Le infilai l’uccello in bocca, afferrandola per la coda dei capelli le tirai indietro la testa mentre con l’altra mano le sollevai la mandibola tirandola in alto: sembrava un fachiro pronto a inghiottire la spada! Iniziai a scoparla velocemente, ogni tanto aveva dei conati che si riversavano sull’uccello e sulle cosce. Con un affondo deciso glielo spinsi tutto in gola fino a farle toccare con le labbra il pube e la tenni bloccata sul cazzo per alcuni secondi. Gli occhi le uscirono dalle orbite, non riusciva a respirare e alla seconda contrazione diaframmatica si slamò vomitando sul pavimento bile, saliva e succhi gastrici.
    
    -BASTARDO MI VOLEVI UCCIDERE? ...
    ... NON RIUSCIVO PIU’ A RESPIRARE! COUGH.., COUGH…
    
    Tossiva e continuava a sputare bava respirando con affanno. Pensai che per la prima volta potevo ritenermi soddisfatto, le liberai le mani dalle manette e la mandai a lavarsi la faccia mentre con uno straccio ripulivo il pavimento. Quando tornò dal bagno mi trovò seduto sulla poltrona intento a masturbarmi.
    
    -Devi imparare ancora molto ma ci sarà tempo per farti fare pratica. Adesso voglio che ti inginocchi qui in mezzo alle mie gambe e riprendi a farmi il pompino questa volata aiutandoti con le mani. Devi farmi una sega mentre succhi la cappella.
    
    -Ancora,… non voglio, basta!
    
    Senza dire una parola mi alzai dalla poltrona dirigendomi alla scrivania…
    
    -Dove vai adesso?
    
    -Visto che continui a non capire prendo il cilindro!
    
    -TI PREGO, TI SCONGIURO, NON LO FARE! FARO’ TUTTO QUELLO CHE VUOI…, TI PREGOOO!
    
    -Questo è l’ultimo avvertimento, la prossima volta che ti lamenti finisci il training con il cilindro infilato nel sedere!
    
    Sprofondai in poltrona e senza che dicessi una sola parola imboccò l’uccello e iniziò a segarlo. Devo dire che era bravissima a massaggiarlo. Chissà quante seghe aveva fatto ai suoi amichetti per soddisfarli e rimanere vergine. Aveva un buon ritmo e stava imparando a usare la lingua. Mentre mi godevo il pompino il pensiero che tra poco avrei dovuto prepararla alla sodomizzazione mi fece montare l’orgasmo e, sentendo arrivare lo sperma, mi affrettai a bloccarle la testa per impedirle di ...
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