Avventura in autobus 2° parte
Data: 12/04/2023,
Categorie:
Maturo
Autore: Liana1990, Fonte: xHamster
Salve amici ora saprete cosa ho deciso di fare, se salire sull’autobus cittadino o prendere il pullman della scuola.
Venerdì mattina, saluto mamma e salgo sul pullman, ancora non avevo deciso nulla, anche se, parlando di percentali, vinceva il si.
A metá mattina, mentre facevo la pausa panino, avevo preso la decisione, ci sarei andata.
Le ore scolastiche passavano con una esasperante lentezza.
Le lancette di quel maledetto orologio appeso alla parete, sembravano prendersi gioco di me, tanto era lento il movimento con cui giravano.
Ad un certo punto la tanto sospirata campanella annunciò la fine delle lezioni, ma la Prof, doveva ancora finire la presentazione, proprio oggi doveva tirarla per le lunghe,finalmente decise che era abbastanza.
Indossai la mantella e corsi fuori, non salutai nessuna, chissà cosa avranno pensato, io che ero quasi sempre l’ultima a lasciare il collegio, ma sopratutto che quasi mai prendevo l’autobus e questa era la seconda volta in due giorni.
Avevo paura che a causa del protrarsi della lezione potessi perderlo, avevo pochi minuti di tempo,quel giorno non volevo assolutamente che partisse senza di me, visto che avevo deciso di ascoltare la parte maligna o forse la parte vogliosa di me stessa.
Arrivai in tempo, sembrava aspettase solo me, infatti qualche minuto dopo si mise in moto.
Salita a bordo mi sistemai nel solito angolo, guardando fuori dal finestrino.
Solite fermate tranquille, poi la calca, solito trambusto, ...
... soliti pigiamenti, finchè ogni corpo non trovò il proprio spazio e il bus riprese il suo cammino.
Guardavo sempre fuori dal finestrino.
La voglia di girarmi era tanta per vedere se era salito, ma non lo feci, non volevo pensasse fossi una ragazzina in calore e piena di voglia.
Ero tesa come la corda di un violino, il cuore aveva accelerato i suoi battiti.
Mi aspettavo qualcosa da un momento all’altro, ma i minuti passavano e non succedeva nulla.
Dentro di me stavo dandomi della stupida, tanto che alla fermata sucessiva avevo deciso che sarei scesa per potermi sfogare senza essere presa per una pazza.
Ero decisa di fare quello che mi ero proposta, quando la mano, quella mano, si appoggiò al ginocchio.
La presa fu decisa, sicura, tranquilla, sapeva di essere ben accetta.
Questa volta non indugiò,non si fermò, cominciò ad accarezzare la gamba, con più pressione e sicurezza della scorsa volta, anzi le carezze si fecero più profonde, più ardite, più sensuali.
Mi abbandonai a quella meravigliosa sensazione, lasciai che il corpo vivesse le emozioni che quella carezza stava dandogli.
Tante volte mi sono chiesta perchè l’ho fatto, non ho saputo darmi una rsposta, lo feci perchè il corpo lo desiderava il mio essere lo voleva.
Giusto, sbagliato, che importanza ha?.
Era solo bello, il resto non mi interessava nulla.
Ero pronta al gioco.
Sentivo le mani, decise, curiose, esperte, esplorare le gambe, terrirorio oramai conquistato.
Ero un violino ...