Fiducia e follia
Data: 10/04/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Hanry1, Fonte: Annunci69
...accosta, il parcheggio è buio.
Scende e sento solo i suoi tacchi avvicinarsi allo sportello della mia macchina.
Lo apre e mi guarda, e’ poco truccata, quanto basta a far risaltare i suoi bellissimi occhi, è radiosa, sicura di sé e traspare, lo percepisco che vuole essere lì e da nessun’altra parte.
Uno sguardo che ti penetra l’anima e il suo profumo avvolge la macchina...ha dei lunghi capelli mossi, lucenti, forse ancora bagnati dalla doccia fatta poco prima.
Ci guardiamo e in men che non si dica la mia mano affonda tra i tuoi capelli e, le fa muovere la testa, lei si abbandona e socchiude gli occhi.
Sembra piacerle il mio tocco!
Ci guardiamo fissi negli occhi e quasi senza rendersene conto, mentre la tengo per i capelli con una mano, con l’altra le infilo due dita in gola, vanno giù tutte, è famelica, sbava, e le piace sentirsi piena.
I suoi occhi sono lì, fissi nei miei.
Ha eseguito perfettamente ciò che le avevo chiesto di fare:, tacchi alti, un vestitino nero... .ancora una cosa mi manca da verificare, ma sono certo abbia fatto anche quell’ultima cosa.
La mia mano ancora tra i suoi capelli la tira a me e si alza il giusto dal sedile tanto da permettermi di controllare se il plug in acciaio del quale avevamo parlato fosse li, dove dovrebbe stare.
Scosto le mutandine, e lo sento, bello duro, il gioiello che la riempie, e allo stesso tempo la fa bagnare davanti.
È liscia, le affondo due dita dentro così da farla sentire subito piena ...
... ovunque.
Le piace, si muove e cerca le mie dita, quando le estraggo, prima finiscono nella mia bocca e poi nella sua.
La osservo ed è compiaciuta nel dimostrarmi che è venuta li eseguendo bene ogni singola richiesta fatta.
Il plug la riempie, la tiene larga e ci gioco un po oltre ad ansimare e inarcare bene la schiena, ha diversi sussulti.
“Girati! Mettiti bene a 4 zampe sul sedile e fammi vedere bene il tuo culo pieno”
“Gioca con il plug e fammi vedere”
“C’è un regalo per te”
Estraggo una bustina nera di velluto. È curiosa, la apre ed estrae un plug di vetro, lo bagna bene perché è più grosso del suo e poco dopo estraggo quello in acciaio, non prima di averlo fatto uscire e entrare piano piano, tenendolo bene dentro in bilico nella parte più larga, davanti a me, sempre più mia, sempre più dilatata, gocciolante.
Ora quello in vetro può farsi strada, composto da tre diverse palle in ordine crescente, lei non ha alcuna titubanza, le accoglie tutte.
Il parcheggio, è comunque troppo in vista per lei, può passare gente e lei non vuole che nessuno la possa minimamente vedere, così, esposta!
Guido poco distante, una strada di collina, buia, stretta, di quelle che portano a piccole case sperdute nelle valli, dove passano si e no una macchia o due in tutta la sera.
E’ salita in macchina con uno sconosciuto, senza sapere dove la stia portando ne’ tantomeno cosa abbia in mente e in serbo per lei, con il quale ha solo scambiato qualche messaggio.
Non sa ...