Il ricatto - parte 3 di 3
Data: 06/04/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: alebardi, Fonte: Annunci69
... lingua in mezzo alla fica, nella quale si lasciò sprofondare completamente.
Eleonora non cessò mai di masturbarsi. Anzi, mentre godeva, il movimento della sua mano sul clitoride si fece ancora più impazzito.
La Benny andò avanti a leccarla a lungo e tanto in profondità che, per un attimo, pensai le sarebbe caduta nella fica con tutta la testa. E quando si tirò su, dopo un tempo che mi parve infinito, vidi che aveva la faccia bagnata, completamente coperta di umori caldi.
Furono attimi di assoluta pazzia. Io seduto sul bordo destro del letto col telefono dimenticato in mano. Edoardo appoggiato in fondo che accarezzava delicatamente i piedi di mia moglie, mentre ammirava la splendida linea del suo culo e della sua fica fradicia, e lei che se ne stava chinata in mezzo alle gambe di Eleonora, continuando a leccarla come per volersi riempire ancora di più del suo sapore.
Per diversi minuti restammo tutti immobili. Gli unici movimenti erano quelli delle mani di Edo sui piedi della Benny e della lingua di lei nella fica di sua moglie.
Poi Eleonora si riscosse dal piacere profondissimo in cui era precipitata e soffiò: “Oddio, amore… vieni qui.”
La sua giovane amante le ubbidì immediatamente, come se non avesse potuto fare diversamente. Lasciò che le mani di quella meravigliosa cinquantenne le accarezzassero il viso e la guidassero verso di sé, portando i suoi occhi azzurri a pochi centimetri da quelli neri di lei.
Le due donne si penetrarono con lo sguardo per ...
... alcuni secondi. Poi Eleonora aprì la bocca, e la sua lingua prese a leccare il viso di mia moglie, cercando ovunque i suoi stessi umori per riempirsene, completando così la loro folle unione.
E non appena ebbe finito di leccarla, le lasciò scivolare la lingua in bocca. Il bacio che si diedero durò a lungo e fu il momento di fusione più morbido e più caldo che avessi mai visto.
Quando si staccarono, dopo un tempo che mi sembrò non finire mai, la Benny si voltò verso di me, ma se pensai che soltanto allora si fosse ricordata che ero presente anch’io in quella stanza, la dolcezza dell’espressione che mi dedicò mi fece capire che non era così.
Allungò una mano sulla mia, e con quel piccolo gesto mi trasmise un senso di unione matrimoniale che mi parve impossibile.
Nei suoi occhi, celesti come non mai, lessi un senso di gratitudine infinita, come se avesse capito quanto mi fosse costato l’aver assecondato quel suo assurdo desiderio.
Mi sorrise, si voltò verso la donna che le aveva appena goduto in faccia e le rivolse parole cariche di una sicurezza che non le conoscevo.
“Ele… grazie. Anche tu, Edo… grazie. È stato bellissimo.”
“Amore, sei stupenda.”
Eleonora ci mise meno di un secondo per tornarle sulle labbra e per riprendere a baciarla. E quando pensai che non si sarebbe più staccata da lei, lo fece per venire da me. Si sedette sulle mie ginocchia e mi regalò la sua bocca, nella quale mi lasciai sprofondare definitivamente.
Con la coda dell’occhio vidi ...