1. con mamma al matrimonio di mia cugina


    Data: 23/07/2018, Categorie: Incesti Autore: hypez, Fonte: RaccontiMilu

    leggo molti racconti scritti benissimo, premetto io non sono uno scrittore e neanche ho intenzione di passarci, quindi racconterò le cose come sono andate.
    
    nell’estate del 2019 io e mia madre fummo invitati al matrimonio di mia cugina verso Ostia (Roma, per chi non è della zona)quindi quel giorno io mi misi in tiro con pantaloni, giacca, camicia, capelli fatti ecc, mia madre un vestito lungo a fiori e un paio di sandali neri, entrambi di mia sorella che tanto era in vacanza, mio padre vive in Norvegia quindi, siamo andati in due.
    
    Ok tutti sapete la rotture di palle dei matrimoni a 35°, si suda, afa, si mangia come cavalli, brindisi ogni 5 minuti, fattostà che alle 21:00 io ero ubriaco, mia madre idem.
    
    Verso le 22:30 parlando con mia madre ci sedemmo su un divanetto fuori dal ristorante con zii e cugini (una manica di stronzi) che facevano le solite domande “ce la fai a guidare?” ma state bene?” ecc io rispondevo si e lei pure, ma in realtà l’alcool era tanto.
    
    Intorno alla mezzanotte sto calvario finì e siamo riusciti a montare in auto ed andar via, sudati, ubriachi e stanchi.
    
    Partimmo da Ostia e cominciammo a ridere senza motivo, mia madre faceva apprezzamenti sull’orrenda serata e sulla bruttezza della bomboniera, allora io per fare lo scemo presi quell’orrore di bomboniera e la lanciai fuori dalla macchina e giù a ridere come idioti e darsi pizzichi e ditate sui fianchi.
    
    Morale della favola sbagliai strada minimo cinque e mi trovai in zona Fiera di Roma, ...
    ... giravamo qua e la senza trovare l’uscita.
    
    Il problema fu che il caldo, il sudore, le risate e il fatto che entrambi eravamo ubriachi cominciamo a guardarci e quello sguardo su mia madre non l’avevo mai visto, probabilmente anche lei il mio.
    
    Non so come e non lo so realmente ma ci trovammo con l’auto dentro un parcheggio avanti alla stazione ferroviaria delle fiera sotto un passaggio pedonale e li mi fermai.
    
    Gli dissi “io fumo che non so dove andare” guardai l’orologio ed erano le 01:30 del mattina, quasi due ore a girare come stronzi, mamma si slacciò 2 bottoni avanti del vestito per prendere aria e li con quella quarta (cadente) in vista mi guardo e senza fiatare cominciamo a pomiciare come due al primo appuntamento.
    
    Le tenevo un nella mano destra un seno e la sinistra sul fianco lei mi prese per i fianchi e mi tirò a lei, ricordo la saliva calda e quel retrogusto di vino, le lingue si muovevano dure l’uno nella bocca dell’altro senza ritegno con la saliva che colava giù dai bordi delle bocche.
    
    Lei aprì le gambe permettendo alla mano che teneva il seno di attivarle alla vagina, cominciai a massaggiarla e lei ansimava forte, le lascia il fianco e tentati i tirarlo fuori, lei allungo la mano ed insieme alla mia slacciò la patta dai bottoni e spostando le mutande lo tirai fuori.
    
    eravamo li, in un parcheggio, di notte a masturbarci l’un l’altro senza senso ne motivo.
    
    Tutto questo sarà durato forse tre minuti, perchè io venni sul volante e lei sulle mie tre ...
«12»