APPUNTAMENTO COL PASSATO
Data: 03/04/2023,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... quelle sensazioni, che solo un comportamento da gran puttana poteva procurare.
A quel punto, commosso, si augurò solamente che tutto lo show non fosse solo una recita, per sua moglie, ma che lei traesse, da quel rapporto tremendo, le stesse potenti sensazioni che stava donando a lui.
Intanto, nell’ aia, il grassone aveva massaggiato per benino il basso ventre della sua dea e vittima sacrificale, allo stesso tempo.
Si accostò e avvicinò il glande grosso dal desiderio e arrossato dallo sfregamento, decise che era ora che le riempisse per benino il buco floreale che lei gli donava, ancora una volta, dopo un’ attesa di anni e anni.
Nonostante il fresco della sera incipiente, si era tolto la canottiera ed era tutto imperlato di sudore, persino sotto il cazzo: grondava.
I seni grossi sembravano quasi quelli di una vecchia sfatta e cascavano sul pancione molle.
Infatti per cacciare agevolmente quella preda con la sua “lancia” era costretto a tenersi il pene in mano, mentre con l’ altra si spingeva il pancione verso l’ alto, affinché non facesse spessore, a tal punto da rendere il culetto di Melania irragiungibile.
Invece, così facendo, il bastone nodoso si ergeva perfettamente libero e puntuto: il furbo uomo, allenato ad usarlo nonostante la trippa, se lo teneva da sotto, per le palle. Era lampante che, una volta penetrato in lei, voleva affondarglielo tutto nelle le natiche.
Ecco!
La caccia era arrivata al suo acme.
La capocchia di lui aveva centrato ...
... il buchetto ed era ovvio che non si sarebbe tirato indietro.
Dal terrazzo, Osvaldo, che vedeva perfettamente la scena, sentì il gigante mugugnare di piacere.
In cuor suo, si augurò, che lui sborrasse subito, come risultato della forte tensione accumulata, ma era una speranza ingenua.
Lo vide spingere e avanzare deciso, mentre sua moglie emetteva gridolini soffocati.
Purtroppo erano mesi che lui non la inculava e, praticamente era tornata come vergine, di dietro.
Quando il cazzo entrò completamente, le gambe di Melania s**ttarono da sole, involontariamente, spinte dal dolore e dal nervo che era stato sollecitato da quella dilatazione forzata.
Prima le teneva piegate, con le ginocchia verso l’ alto e i piedini sulle spalle di Nicola, ora invece erano diritte e perpendicolari, e non cadeva solo perché l’ uomo se la teneva a portata di cazzo, con le mani sotto le natiche delicate.
Passata la fase cruenta della dilatazione dello sfintere, si sistemarono comodi per potersela godere entrambi.
14
La donna appoggiò i polpacci sulle spalle di lui, mentre Nicola, raccolto il pancione molle, lo calò sul ventre di Melania.
Era tremendo vederli, perché lui grasso com’ era, l’ aveva circondata, facendo si che da lontano sembrassero una sola carne fusa.
Solo le natiche piatte e pelose, che si muovevano voluttuose in mille posizioni, indicavano che la penetrazione stava avvenendo perfettamente.
Dai movimenti sinuosi e roteanti che ripetevano all’ unisono, ...