1. APPUNTAMENTO COL PASSATO


    Data: 03/04/2023, Categorie: Anale Prime Esperienze Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... semplice e le calze eleganti.
    
    Osvaldo non potè trattenersi dall’ intostare lentamente il cazzo nei pantaloni, e sbirciando con attenzione si rese conto che anche l’ uomo grasso, bloccato alla sua macchina, aveva un bitorzolo gonfio, che si notava di sopra i calzoni.
    
    Melania continuava ad esibirsi per quel coso ... quel grosso coglione, ma, finalmente gli venne in mente ... probabilmente anche per suo marito.
    
    Passato il primo s**tto rabbioso lui non poteva che ammettere che in altro caso, se lei voleva davvero scoparsi l’ altro, avrebbe potuto farlo dove meglio le pareva e quando le faceva più comodo.
    
    Il marito non l’ aveva mai controllata, né seguita, né bloccate nelle sue iniziative personali.
    
    Oppure, per assurdo, era stata talmente furba da pensare di farsi quell’ uomo in modo facile e poterla fare franca, che lui la scoprisse o no.
    
    Ecco: se lui non c’ era e non si accorgeva di nulla, lei poteva nascondere comodamente l’ accaduto, mentre in caso contrario, poteva sempre raccontare che aveva fatto sesso col grassone, per far avverare i desideri reconditi di suo marito.
    
    Pensieri da troia ... e che fosse una troia lo dimostrava quello spettacolo stupendo che aveva appena inscenato per l’ uomo e per suo marito, nascosto sul tetto.
    
    Melania languidamente, con le mani a coppa si raccolse i grossi seni e li fece trasbordare dal reggipetto, uno dopo l’ altro. I capezzoli erano rigidi e turgidi, si vedeva che era molto eccitata.
    
    Ancora e piano, si tolse ...
    ... le piccole mutandine ... era tanto appetitosa con quella fighetta piatta e piccina, con solo uno sbaffo di peli scuri al centro, come una virgola che volesse indicare dove voleva ricevere il cazzo.
    
    Si girò più volte su se stessa, languida e sorniona, con un sorriso abbozzato e libidinoso, che Osvaldo non le conosceva.
    
    L’ altro voleva morire, era evidente. Si contorceva continuamente, obbligato al suo posto, e dallo sguardo ottuso e attonito, sembrava quasi in “trance”.
    
    Non sentì le parole, perchè Melania parlò a voce bassa, ma probabilmente dovette impartirgli qualche ordine preciso ... o un permesso: dato che, immediatamente, l’ uomo incurante di trovarsi all’ aperto e in un luogo a lui estraneo, con gesti grossolani si liberò dei pantaloni, incespicando sulla ghiaia col rischio di cadere.
    
    Lo stesso fece con la camicia, restando vestito in modo squallido, con le scarpe e i calzini bianchi, uno slip bianco che si fermava sotto il pancione e la canottiera di cotone, che ne copriva il fisico osceno.
    
    Non aveva fianchi, il petto era grosso e ricordava quello di una matrona, il culo stretto e piatto, evidentemente peloso, a completare il quadro un paio di brutti occhiali da miope si perdevano sul faccione rasato.
    
    Osvaldo rise tra se, ripensando a una battuta che aveva pronunciato molte volte: “La bella e la Bestia, insomma!”
    
    Unica nota eccitante in quel quadro disperato era lo slip, che non riusciva a stare al suo posto perché veniva spalancato sul davanti da ...
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