APPUNTAMENTO COL PASSATO
Data: 03/04/2023,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... strada, lui già impacciato normalmente, vedendoli insieme tento di salutare impappinandosi come un bambino.
Dopo, tornando a casa ne risero, ma poi lui cominciò a torturarla con mille domande su come fosse possibile che lei era stata con quello sgorbio.
Melania era dispiaciuta e un poco mortificata, nonostante non avesse nulla di cui farsi perdonare, era talmente lampante l’ inferiorità personale di quell’ uomo, che veramente non riusciva a giustificare le sue azioni giovanili.
Non voleva raccontare del senso di dominazione che la faceva sentire superiore e forte: lei di solito tranquilla e riflessiva, aveva trovato l’ elemento adatto a sprigionare la sua voglia di dominare e schiacciare l’ altro. Probabilmente questa sete di comando era stata confinata ad un periodo preciso della sua vita.
Ma la loro battaglia verbale non si esaurì, fino a quando, ritiratisi nella camera da letto, lui corteggiandola e carezzandola sempre più intimamente, ebbe sete di sapere.
Mentre la masturbava dolcemente, chiedeva informazioni, voleva i particolari, voleva conoscere le differenze e le similitudini.
Come era il cazzo di Nicola? Le piaceva? Chiedeva se era grosso, lungo o spesso, che sapore aveva la sborra del ragazzo?
Perchè probabilmente lei doveva pure averla bevuta, no?
Un po’ raccontando onestamente e un po’ filtrando le notizie, lei narrava e lui arrapava, finché con una colossale scopata se ne vennero, sborrando all’ unisono, mentre il marito la costringeva a ...
... sognare quell’altro cazzo, perduto nella nebbia dei ricordi.
E questo succedeva spesso ... fino quasi a diventare un’ ossessione ...
Ormai era in macchina con Nicola da oltre mezz’ ora e doveva pur stabilire cosa fare di quella serata. Avrebbe potuto farsi semplicemente lasciare da qualche parte, lasciandolo con un pugno di mosche ... tra l’ altro neppure sapeva lui cosa sperasse.
Magari poteva fare in modo che in un discreto Motel, lui potesse riaccarezzare ciò che desiderava da oltre vent’ anni: non si sarebbe tirato indietro, ne era certa.
Infine, poteva portare a termine la più rischiosa delle follie, farsi accompagnare fino a casa, dove di certo il marito c’ era già e vedere quali sviluppi avrebbe preso la situazione.
Troppe volte avevano parlato di quella follia, troppe volte lui l’ aveva costretta a ripensare a quello strano periodo giovanile, nel quale era carnefice e succube, di quel ragazzo, grasso e stupido, ma che la chiavava sempre, come un toro da monta.
Lui la desiderava, come si desidera il pane, e pendeva letteralmente dalle sue labbra e dalla sua figa.
Come un cane fedele aspettava il suo osso ... in qualsiasi forma esso si sarebbe presentato.
Lei decideva!
A volte gli mostrava il suo corpo e si carezzava ordinandogli di farsi una sega veloce e di venire per terra, altre volte lo voleva in bocca nei posti più impensabili e, quando si fece abbastanza coraggio da prenderlo lo convinse ad incularsela, cosa che all’ inizio al ragazzo ...