-
Quando si esce a cena può accadere
Data: 31/03/2023, Categorie: Etero Tradimenti Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... sditalinandosi. “Vuoi che lo faccia io?” ha chiesto lui. “No, preferisco che tu mi veda. Me lo farai dopo” Lui ansimava e mugolava. La mano si muoveva veloce sul quel sesso dritto e turgido ma non voleva farlo venire e pertanto ha interrotto quell’atto. “Debbo dirti era che è da quando mi stavo preparando per uscire da casa che pensavo a questo momento e non vedevo l’ora che tu me li toccassi e aspettavo la tua meraviglia” Lui meravigliato dall’aspetto della compagna “Non avevo mai visto capezzoli così lunghi e duri” e li toccava ed indugiava sulla punta avendo visto che era la parte più sensibile. Per mostrarglieli Nicole si è levata la maglia trasparente e si è toccata i capezzoli. “Ti piacciono? “Si. Mi hanno sorpreso. Non me li aspettavo così lunghi. Sono fantastici. Non mi stancherei mai di osservarli. Sanno di misterioso” “Li ho allungati questo pomeriggio per farti piacere. Immaginavo che ti potessero piacere. Un altro giorno li gonfierò” “Come fai?” ha chiesto Rocco. “Inietto della soluzione salina che poi lentamente viene assorbita. Mi piace sentirmeli lunghi e mi eccita tanto toccarmi la punta. Mi fa colare tanto. Poi ai machi piace tantissimo d io voglio che piaccia vederli e toccarli” “Come hai imparato a farteli così? Sei stata da un chirurgo plastico?” “No, me lo ha insegnato un’amica ginecologa con la quale ho avuto un rapporto lesbico prima di conoscerti. A lei piacevano i capezzoli lunghi e grossi e così ogni volta che ...
... ci incontravamo me li faceva come li vedi ora. Pungerli con l’ago della siringa duole le prime volte ma poi ci fai l’abitudine e non senti più niente perché il sottile piacere di sapere che il risultato è di gradimento dell’amante fa solo godere. Ora, però, ti voglio dentro. Non resisto” Detto, fatto! Il sesso del compagno ha trovato la sua figa larga, calda ed accogliente. Lei si sollevava e si abbassava prendendolo fino alla radice. I suoi sospiri di piacere invadevano l’aria intorno a noi. Ogni tanto una sua mano lasciava il mio collo, a cui lei si era attaccata, scendendo a toccarsi il grilletto. Nell’entrare nella figa si sentiva lo sciacquio dei suoi liquidi che colavano e Rocco era eccitato dall’avvertire anche l’anellino che le aveva tempo prima fatto applicare, che sfregava sul cazzo dandole la sensazione che lei fosse una schiava del sesso. In realtà Nicole lo era diventata, invece lui lo immaginava soltanto e la riteneva fedele. Erano lì all’ingresso della loro casa, in piedi a scopare. La sostenevo affinché non perdesse l’equilibrio terminando quel momento speciale. Rocco la stava facendo impazzire di piacere, sentiva la figa calda fino alla bocca dell’utero su cui batteva il cazzo nel terminare la penetrazione. Lei in quelle condizioni gli stava facendo una sega con la figa. La situazione li vedeva accoppiati sessualmente e potenzialmente visibili da Elisa se fosse rientrata a casa. “Mi vuoi sempre dentro?” ha chiesto lui. “Si, ...