1. Cuginetti birbanti tra fetish e sesso. storia vera


    Data: 28/03/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Rommat, Fonte: Annunci69

    ... un lento movimento verticale. Su e giù. Con la sua testa premuta dalle mani sul mio bacino. Mi stavo segando con la sua faccia. E godevo, ansimavo in silenzio. Ogni tanto sentivo qualche impercettibile rumore e mi fermavo x la paura di essere scoperti dai miei genitori che dormivano di là. Poi ricominciavo. Usavo la sua testa come un oggetto, dimenticando che fosse una persona. Esisteva solo il mio piacere. Poi provò a dire qualcosa, che io subito soffocai mettendoli le palle sulla bocca, per stoppargli la parola. - Su dai buono, abbiamo quasi finito.
    
    Restai qualche secondo così, con le palle sulla bocca e il cazzo dritto piantato nel suo occhio. Poi con mio stupore avvertii qualcosa. Di bello. Un massaggio proprio lì sulle palle! Quella troietta zitta zitta si slinguazzava il mio scroto! Cercava affannosamente di infilarsi una palla in bocca, aiutandosi con la mano. Hai capito la cuginetta! Mo ti servo io! Mi scosta da lui e gli abbadsai il cazzo in modo che puntasse dritto alla bocca. Lo poggiai sulle labbra che erano chiuse. Glielo strusciavo sopra come se stessi mettendo un rossetto. Poi con aria stanca dissi. - E basta co sta recita puttanella apri sta boccuccia e succhia sto cazzo che tanto si è capito quanto lo vuoi. Esitò. Gli piaceva fare la preziosa. - Apri!! -. Con le dita premetto sulle sue guance, la bocca si aprì e subito gli affondai il cazzo fino in gola. Tossì. Lo tirai un po' fuori ma non del tutto.
    
    - Cuginetta concentriamoci e finiamo bene. Pronta?. ...
    ... - Annuì
    
    Gli presi la testa tra le mani, ben salda e iniziai gli affondi con ritmo regolare. Ogni tanto lo vedevo in difficoltà di respiro, allora estraevo il cazzo e gli consentivo di leccarlo per bene dalla base alla cappella. Poi ricominciavo. Volevo scoparmi la sua bocca, come tante volte avevo visto su internet. Mi piaceva tanto e ora lo stavo realizzando. Cercavo di farlo abituare un po' e poi arrivavo sempre più in fondo, finché le palle gli sbattrvano sul mento e le labbra mi toccavano i peli pubici. A questo punto gli premevo la testa contro di me e mi fermavo. La faccia schiacciata su di me e il cazzo scomparso dentro di lui. Quella visione mi eccitava da matti.
    
    Poi all'improvviso sentii un rumore. Passi. Panico. La porta del bagno si apre... Si chiude. Devo subito mettermi a letto e mandare lui nella sua stanza. No! Non posso.. Non resisto.. Chi sarà? Mamma? Comunque si è chiusa in bagno.. Un minuto o due ci starà.. Mentre panso mi muovo.. Mentre valuto la situazione scopo la sua bocca, sempre più forte spingo il cazzo tra le labbra e tiro la testa verso di me. Lui è un oggetto nelle mie mani, cerca solo di stare al passo. Il ritmo è veloce, sempre di più, sento crescere il momento, salire dalle palle, spingo, spingo, gli piazzo un ultimo affondo e gli schiaccio di nuovo la testa contro di me, il cazzo in bocca e un fiume caldo gli schizza in gola. Non se l'aspettava, ha un conato di vomito ma si riprende. Io gli tolgo il cazzo da bocca ma subito gliela tengo ...