1. Simona - persa


    Data: 27/03/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: maxam, Fonte: EroticiRacconti

    seguito di Simona - primo sconosciuto
    
    ..continuo a guidare verso casa con in testa il pensiero di quel rapporto orale che avevo appena fatto ad uno sconosciuto, ero sconvolta ed eccitata, il mio corpo chiedeva sesso, la mia mente era divisa dal perbenismo delle mie concezioni e i segnali che il mio corpo mandava. Ero senza intimo accaldata, il mio sesso bollente e bagnato, i miei capezzoli che facevano capolino sul leggero vestito estivo rosso a fiori. Sento i brividi che dal basso ventre scorrono su tutto il corpo, “ho voglia di cazzo”, oddio cosa sto dicendo e un sorriso compare sul mio viso. Ascolto le mie voglie e mi perdo per strada, non so dove sono finita. Mi fermo da un benzinaio, scendo e cerco di fare il pieno mentre sono persa nei miei pensieri, su quel pene e come ne vorrei ora uno. Sento salutare, “hei ciao”, mi spavento, una risata dietro alle mie spalle “non mordo”. Mi giro e davanti compare una ragazza di colore con un bocca bellissima e sorridente, le labbra carnose, un viso dai lineamenti da modella, un fisico magro, gambe lisce e lucide, un seno poco pronunciato, una seconda piena, una tipica pettinatura con capelli ricci che sembrano un cespuglio, insomma una vera strafiga. “Cia…ciao”, non so che dire e fare.
    
    “Ti sei persa o mi cercavi?”
    
    “No no, faccio il pieno”
    
    “Peccato, sei veramente bella”
    
    “Grazie, anche tu lo sei” ma cosa sto facendo, parlo con una prostituta per strada, pensa se passa qualcuno qui.
    
    Qui dove? Mi sono persa e non so ...
    ... nemmeno dove sono.
    
    “Scusa dove siamo?”chiedo ingenuamente mentre la osservo vestita molto appariscente con la sua scarpa a zeppa rosa abbinata alla fascia sul seno e una minigonna nera che le copre appena il sedere. Il suo corpo longilineo è bellissimo e la luce ne mette bene in vista le linee.
    
    Iniziamo a chiacchierare e mi rendo conto di essere a 40 chilometri da casa, ero dispersa. Lei è molto carina mentre parliamo, ma dopo dieci minuti mi chiede se l’odore che sentiva era di sperma e se quella macchia sul vestito fosse di una conquista della serata. Arrossisco e lentamente mi sciolgo raccontando tutto, intanto mentre parlo rivedo davanti a me la scena con quell’asta nella mia bocca e inizio ad eccitarmi. Vedo lei che mi sorride e mi sta fissando, abbasso lo sguardo e vedo i capezzoli spingere da sotto il tessuto, arrossisco ancora. Lei si avvicina e con i palmi della mani inizia massaggiarmeli, poi li prende tra le dita e inizia a giocherellarci, mi esce un gemito…”ma…ma…cosa fai?”
    
    “zitta” mi ordina. Mi piace, il mio corpo è un fuoco, i capezzoli sono turgidi, sento tra le cosce che sono umida, la mia vagina si sta dilatando. Dal ventre delle vampate, la sua mano all’improvviso sul mio pube, gemo, mentre sono spalle contro l’auto e la sua bocca a pochi centimetri dalla mia. Sono bloccata la mia bocca aperta e dei gemiti che escono, ma vengono interrotti dalla sua lingua che mi entra in bocca e cerca la mia in gioco di intrecci, poi me la succhia e in un attimo sono ...
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