1. Un racconto del tutto inverosimile...


    Data: 27/03/2023, Categorie: Anale Voyeur Sesso di Gruppo Autore: effedi, Fonte: xHamster

    ... leccarle la figa, facendola ansimare rumorosamente. Avevo il sangue al cervello, ma mi accorsi anche di avere la mano sulla patta dei pantaloni. Non sapevo se intervenire o no, mentre sentivo i lamenti di piacere di lei crescere di volume. A un certo punto lui si sollevò, facendola uscire dall’auto e invitandola a gesti a inginocchiarsi davanti a lui, che intanto aveva fatto cadere i pantaloni ai piedi. Vidi mia moglie gustarsi con piacere e maestria quel grosso cazzo, accogliendolo tutto in bocca. Lui forzava il ritmo tirandola per la nuca con una certa decisione. Notai che lui si guardava spesso attorno, soprattutto in direzione della strada: forse aveva sentito il rumore dei miei passi. Sperai che non mi vedesse. Almeno no per il momento. Avevo il cazzo in mano, e non me ne ero nemmeno accorto. Continuavo a guardare come ipnotizzato mia moglie che si succhiava quel grosso cazzo, ad un certo punto sentii distintamente la sua voce, resa leggermente rauca dall’eccitazione e dal lavoro sull’arnese del tipo:
    
    -Che aspetti? Dai, scopami, ho troppa voglia…-
    
    Lui le rispose:
    
    -Sei la mia troia personale, quindi decido io quando chiavarti, come chiavarti, se chiavarti o da chi farti chiavare!-
    
    Lei rise, ancora inginocchiata a terra, mentre lui frugò dentro l’auto in cerca di qualcosa. Tirò fuori una striscia di stoffa nera, con la quale la bendò, dopodichè la fece alzare e le tolse il cappottino di jeans. Potei così scoprire che sotto indossava solo un completino intimo ...
    ... che le avevo comprato l’anno precedente, reggiseno, perizomino e reggicalze in pizzo nero e rosso, e stivali neri. Era eccitantissima, seminuda, in mezzo a quel vialetto, appena illuminata dal fioco chiarore dei lampioncini.
    
    Lui la prese per una mano e la portò più avanti lungo il vialetto, dove c’era una panchina di legno. Mi spostai anch’ io, il più silenziosamente possibile. La fece mettere inginocchiata sulla panchina, le mani sulla spalliera, con sotto le ginocchia una coperta appallottolata, accosciandosi dietro di lei per leccarla da dietro. Lei mugolava come una cagna in calore, vedevo distintamente che lui stava lavorando di bocca e di mani, e capii che le sue attenzioni erano destinate al culo di mia moglie. In quel momento lui si risollevò un attimo, prese dalla tasca una piccola torcia e la fece lampeggiare in direzione della strada. Sul momento non capii se era per controllare che non ci fosse nessuno, se aveva sentito un rumore o altro. Ma pochi secondi dopo notai del movimento in fondo al vialetto: comparvero tre uomini, erano incappucciati praticamente come me. Poi ne comparve un altro da un’altra direzione, questo a viso scoperto, e poi un altro ancora, sempre dalla stessa direzione. Mi andò il sangue al cervello. Ero pronto a schizzar fuori per fare qualcosa, ma mi accorsi che lui, in realtà non era per nulla preoccupato dalla cosa. Anzi, lo vidi alzare una mano e fare un gesto, come per invitarli ad avvicinarsi, mentre con l’altra continuava ad occuparsi ...
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